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POTENZA – E’ stata assolta con la formula più ampia possibile, «perché il fatto non sussiste», Lucia Martinelli, la maestra della scuola per l’infanzia Pollicina di Potenza accusata di maltrattamenti abuso dei mezzi di correzione.
Lo ha deciso ieri pomeriggio il gup di Potenza Rosa Larocca, dopo che il pm Gerardo Salvia, in sostituzione della collega Annagloria Piccininni, aveva chiesto la condanna a un anno e sei mesi di reclusione.
La maestra era finita sotto inchiesta dopo la denuncia sporta dai genitori di due bimbi, che in seguito hanno cambiato scuola, e di fronte agli investigatori hanno descritto uno scenario di abusi insospettabile.
Schiaffi e pizzichi per punire chi si comportava male. E ancora «spintoni», «pugni», intimidazioni e minacce.
Per le intemperanze più gravi dei suoi allievi la maestra non avrebbe esitato a legare le loro manine con delle stringhe, o a farli «sedere in una scatola maleodorante sottopondendoli alla vigilanza di alcuni compagni all’uopo nominati “guardie”».
Queste le infamanti accuse trascritte nel capo d’imputazione, che in udienza non hanno retto al vaglio del gup.

l.amato@luedi.it

(L’articolo completo sull’edizione acquistabile online e in edicola)

 

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