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MATERA – Il Tribunale Amministrativo regionale della Basilicata ha depositato mercoledì scorso una sentenza che dichiara improcedibile il ricorso della Sisas contro il Comune di Matera in merito al bando sui parcheggi.
In particolare i giudici hanno fatto notare che «in pendenza del giudizio, per effetto della pubblicazione del bando, la ricorrente, al pari di numerose altre ditte, ha presentato la propria offerta in sede di gara e, all’esito della procedura, si è classificata prima in una platea di cinque imprese partecipanti, al fine dell’affidamento del servizio.
Ora, è vero che ha dichiarato di partecipare alla gara -e di presentare una propria offerta- con riserva, cioè fatto salvo l’esito del presente gravame, recante, come si è visto, una radicale contestazione della legittimità della lex di gara, ritenuta, per come strutturata, inidonea a consentire, alla ricorrente, la formulazione stessa di offerte economicamente equilibrate, costringendola anzi, addirittura, alla presentazione di offerte in perdita».
Ma in realtà fanno notare i giudici come «la SISAS ha formulato l’offerta in aumento sui singoli canoni annui per ciascuno stallo di parcheggio indicati dall’amministrazione assolutamente più elevata di tutte le altre.
Una offerta cioè rivelatrice dell’interesse della ricorrente ad assicurarsi in ogni caso l’aggiudicazione a prescindere dall’esito del presente gravame, benchè, a radicare l’interesse al presente ricorso sarebbe bastata una offerta di profilo economico modesto, coerente con le doglianze esposte nel ricorso introduttivo (e ribadite nell’atto di motivi aggiunti di impugnativa dell’aggiudicazione), che appunto evidenziavano una sicura mancanza di convenienza, sul piano imprenditoriale, della SISAS a partecipare alla procedura di affidamento “de qua” se non attraverso un’offerta in perdita».
Insomma secondo i giudici la Sisas ha presentato un’offerta vantaggiosa che non è coerente con gli addebiti segnalati.
Questo provocherà probabilmente un’accelerazione nella definizione e assegnazione del nuovo bando venendo meno l’elemento ostativo che lo lasciava sostanzialmente bloccato.
«La sentenza del TAR Basilicata ripristina la legittimità ed invita ad adottare quanto stabilito nella delibera di consiglio comunale 15 del 2012 rifacendosi agli indirizzi del bando di gara che prevedono la semplice applicazione di 1 euro di sanzione al quale si deve aggiungere la tariffa oraria della sosta maturata per i grattini scaduti».
E’ quanto ricorda il consigliere comunale di Forza Italia Adriano Pedicini riprendendo gli indirizzi dati dal Consiglio comunale anche sul grattino scaduto: «Oramai il tempo è scaduto, la sentenza del TAR, giunta ieri agli Uffici di via Aldo Moro, è limpida e chiara: l’amministrazione comunale deve concludere l’iter di aggiudicazione della gara ed applicare senza ritardo gli indirizzi che il bando stesso contiene».

p.quarto@luedi.it

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