X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

ACCETTURA – Nicola Mariano non è un bambino come tutti quanti gli altri. Nicola vive ad Accettura con la sua famiglia, fin dalla nascita è affetto da una rarissima patologia che in medicina riassumono in tre semplici parole “Glicogenosi tipo 2”, una malattia che rende impossibile la deambulazione autonoma, la quale colpisce un bambino ogni 100.000 nati e le cure, ad oggi, sono ancora in fase di sperimentazione.
Nicola, per spostarsi dalla sua abitazione, è costretto a ricorrere alla sua speciale carrozzina, oppure, utilizzando l’automobile della famiglia; la sfortuna vuole, però, che la sua casa si trovi in una zona difficile da raggiungere.
A rendere più complicata l’esistenza del piccolo c’è la totale indifferenza e l’inefficienza degli organi comunali.
E’ il 29 maggio del 2013 quando papà Giuliano si rivolge, tramite una lettera, all’allora sindaco di Accettura, al responsabile dell’Area tecnica e al comandante dei Vigili urbani per chiedere l’abbattimento delle barriere architettoniche, cioè, una serie di lunghi gradini che collegano via dell’Olmo, luogo in cui si trova la residenza della famiglia Mariano, con via Roma, l’unica strada di accesso che permette a Nicola di uscire di casa.
Fin qui tutto normale, se non fosse per la mancanza di interesse da parte delle autorità competenti, che irrimediabilmente accantona la richiesta di aiuto dell’uomo.
Se è vero che i bambini amano gli eroi, allora Giuliano non poteva esimersi dall’indossare gli abiti del supereroe per rivolgersi ancora una volta al Comune, questa volta con più decisione. Infatti, l’11 luglio 2014 nell’ultima lettera indirizzata al Commissario prefettizio, che oggi governa il Comune di Accettura si legge: “Considerate tutte le norme previste per l’abbattimento delle barriere architettoniche, abbiamo più volte segnalato questo disagio da aggiungere a quello già difficilissimo, dovuto alle condizioni di salute di nostro figlio … chiedo di realizzare una piccola rampa di accesso … Considerata la ridotta entità del lavoro da realizzare, abbiamo anche manifestato la disponibilità della realizzazione con fondi propri …”. E’ probabile che il potere di papà Giuliano, ad oggi, sia ancora troppo debole per raggiungere il risultato tanto atteso.
Infatti, la famiglia è ancora in attesa di risposte, tutto questo probabilmente non rimetterà in forze il piccolo, ma darà sicuramente un grandissimo contributo a lui e ai suoi genitori.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE