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RIONERO – Nella odierna (venerdì 28 novembre 2014) seduta del Consiglio comunale, fissata per le ore 16,00 presso l’auditorium del Centro Sociale “P.Sacco”, l’assemblea municipale discuterà, tra l’altro, anche della interpellanza presentata dal consigliere comunale Antonio Spadola inerente la “Funzionalità del depuratore comunale, delle condizioni delle acque depurate e le cause scatenanti miasmi”.
L’esposto del consigliere di minoranza in merito alle disfunzioni riguardanti il depuratore comunale sito in via Fontanella «si è reso necessario – è detto nella interrogazione – perché causa di odori insalubri e di diverse anomalie degli scarichi nel fiumiciattolo sito nei pressi del depuratore».
Nelle premesse il consigliere Spadola ha fatto presente che numerosi cittadini lamentano periodicamente il persistere di cattivi odori che provengono dal depuratore, circostanza che farebbe presumere gravi anomalie nella efficienza o mancata funzionalità dello stesso, ragion per cui occorre accertarsi nel rispetto della salute pubblica e dell’ambiente, nel cui adiacente torrente l’impianto depurativo versando il recapito finale potrebbe violare il D.Lgs 152/2006 in tema di scarico di acque depurate.
Considerato poi che la «Corte Costituzionale con sentenza – afferma Spadola – con sentenza nr.335/08 in materia, ha disposto che il gestore del servizio in caso di mancato funzionamento o inesistenza di impianto di trattamento delle acque reflue debba rimborsare quanto indebitamente riscosso negli anni precedenti e interrompere la fatturazione del canone di depurazione in bolletta».
Alla luce di tali premesse il consigliere di opposizione Antonio Spadola chiede di accertare: prima di tutto «la funzionalità dell’impianto presso l’Ente Gestore rendendo pubblici i documenti inerenti tali verifiche».
L’esponente della minoranza ha inoltre chiesto di «di accertare anche autonomamente “attraverso analisi di caratterizzazione ” la qualità del recapito finale e la rispondenza del ciclo epurativo ai parametri della Direttiva 200/60 Cee del Parlamento Europeo, nonché ai sensi del D.Lgs 152/06». Infine chiede «di prevedere la richiesta di restituzione (ripetizione) di quanto indebitamente riscosso dall’Ente Gestore per il mancato funzionamento dell’impianto di depurazione».
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