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TURSI – La chiusura della discarica di Pomarico comincia a preoccupare. L’esaurimento della discarica pomaricana sita in Manferrara Sottana, che per anni ha garantito tranquillità di smaltimento per gli rsu, oltre che ovviamente di Pomarico, di diversi comuni della provincia materana e occasionalmente anche di tir carichi provenienti da oltre questo confine, inizia a intimorire. Tanto che il sindaco di Tursi, Giuseppe Labriola, il 18 novembre ha scritto, anche in qualità di rappresentante del Comune Capofila dell’Area Programma Metapontino-Collina Materana, all’assessore regionale all’Ambiente, Aldo Berlinguer, come per conoscenza al presidente della Provincia di Matera, De Giacomo e a tutti i suoi colleghi della zona. L’atto del primo cittadino tursitano prende le mosse da una precedente missiva inviata invece da Massimo Marsicano, della società Progente srl (ditta di gestione della discarica della Manferrara) inviata lo stesso giorno ai sindaci di: Miglionico, Grottole, Montalbano Jonico, Valsinni, San Giorgio Lucano, Aliano, Colobraro, Craco, Scanzano Jonico e quindi Tursi; ovvero quei comuni materani conferenti a Pomarico. “(…) Oggetto: discarica La Manferrara Sottana – Esaurimento volumetria. (…) si comunica che ogni attività di conferimento rifiuti presso l’impianto di cui in oggetto, sarà sospesa a far data dal 25/11 p.v., per esaurimento volumetria residuale, salvo nuovi disposizioni impartite dagli enti preposti“, scrive Marsicano. Nuove disposizioni che difficilmente arriveranno, visto che il sindaco di Pomarico, Francesco Mancini, dal primo momento ha spiegato come per il futuro il sito non deve essere ampliato. Nonostante deliberazioni precedenti in merito, della passata amministrazione pomaricana. Il dubbio evidenziato da Labriola è in queste parole: «Faccio seguito alla intercorsa corrispondenza, per significare che non appare evidente se la potenziale emergenza ambientale sia scongiurata, ovvero la stessa possa considerarsi definitivamente risolta per la comunità amministrata e per i Comuni interessati, in ragione della recentissima nota di sospensione dei conferimenti di Progente e della nota della Provincia di Matera (…)». Tra le righe contenuti sicuramente d’altre lettere. E di certo rassicurazioni in merito proprio all’immaginato ampliamento. Ma a Pomarico nel frattempo le cose sono cambiate. Uno degli obiettivi dell’Amministrazione comunale guidata da Mancini, per esempio, è proprio quello d’arrivare ad approvare in tempi brevi proprio la revoca d’alcune delibere di giunta dei mesi prima delle elezioni scorse. A partire dall’approvazione del progetto d’ampliamento che salverebbe subito tutti. Fra le altre cose, l’ultima volta che il sindaco Francesco Mancini ha avuto la possibilità, fu proprio a Tursi d’altronde, di spiegare la propria posizione, confermò che Pomarico in futuro non accoglierà più altri rifiuti solidi urbani. A questo punto, nel futuro prossimo, tutti i paesi Pomarico compreso, devono trovare una nuova strada.
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