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IL SUO primo viaggio in Italia è stato anche il suo primo viaggio in Basilicata. Un’esperienza da consigliare, perché consente “di toccare l’anima del Belpaese, respirare le sue tradizioni, conoscere la gente più vera”. Marine Dumeurger, è una giornalista del quotidiano francese “Libération” ospite di un press tour organizzato dall’Apt Basilicata nell’ambito delle azioni di promozione e commercializzazione internazionale con mercati obiettivo come quello francese, che registra sempre più un incremento di arrivi e presenze, soprattutto a Matera, grazie anche alla collaborazione con gli operatori turistici locali.
Della Basilicata racconterà «I suoi colori, la predominanza dei suoi ‘mantelli’ verdi, delle sue sinuose montagne e degli accattivanti panorami, un luogo in cui i sapori si mescolano con l’odore della terra da cui nascono e la gente ti regala un sorriso, sempre, soprattutto quando si accorge che sei ‘straniero’, e sei lì per loro, per conoscerli e parlarci».
A Craco ha avuto quasi la sensazione «Di essere proiettata fuori dalla realtà, per il paesaggio inusuale che fa vivere sensazioni strane, per il silenzio che regala al contesto un’atmosfera senza eguali al mondo. Di Aliano ha ammirato la cura di luoghi appartenuti a Carlo Levi «Un uomo che ha dato e preso tanto in questa regione, che lo ringrazia valorizzando la sua casa, la sua memoria, i suoi insegnamenti». E poi Matera, la Capitale Europea della Cultura 2019, 1«E’ proprio così come la raccontano, anche di più, assolutamente ‘gemella’ della Palestina se ne paragoniamo il territorio o il patrimonio sacro, un luogo in grado di accogliere ogni tipo di turista, indipendentemente da quale sia la ragione del suo viaggio o da quali siano i suoi gusti».
Marine Dumeurger della città dei Sassi ha particolarmente apprezzato «La volontà di stare al passo con tutto e tutti, come per la conoscenza delle lingue straniere da parte della sua gente, non solo degli operatori turistici, ma anche del commerciante o dell’edicolante. Un aspetto indispensabile – dice – per una realtà che si sta preparando a fare il suo ingresso in Europa e nel mondo». Suo malgrado la reporter ha sottolineato la necessità che «Anche le altre città lucane si adeguino all’arrivo di giornalisti o turisti stranieri imparando a parlare la loro lingua, così da consentire la piena integrazione al territorio e alla quotidianità degli ospiti. Diversamente è come se questo gap rallentasse il rapporto tra i visitatori e i luoghi visitati».
Nella valigia, prima di intraprendere il viaggio di ritorno dalla Basilicata, la giornalista francese ha messo anche la nostalgia per i sapori, oltre a quella per i colori e l’immenso patrimonio, anche «Perché mi sono divertita molto a preparare con le mie mani alcuni dei piatti lucani nel corso di una cooking lesson organizzata per me».
Nei suoi occhi, Marine Dumeurger, ha ancora vive le sfumature dei paesaggi: “È così strano vedere simili tonalità in novembre: colori che rendono ciascun angolo di questa terra meraviglioso in ogni momento della giornata”.
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