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POTENZA- Nel 2013 si sono verificati in Basilicata 888 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 22 persone e il ferimento di altre 1.477: rispetto al 2012 si registra una diminuzione del numero di incidenti (-6,4%), dei feriti (-9,6%) e dei morti (-56,9%), con dati migliori rispetto alle medie nazionali.
E’ quanto è emerso a Potenza nel corso di una riunione che si è svolta nella sede della prefettura.
Il maggior numero di incidenti si è verificato in provincia di Potenza (525 casi, il 59,1% del totale regionale) dove si è riscontrato anche il maggior numero di feriti (877 casi, il 59,4%) e di morti (15 decessi, il 68,2%).
Matera registra le flessioni più consistenti del numero di incidenti e feriti (-1,5 e -16,3%), e Potenza per il numero di decessi -57,1%.
Tra il 2001 e il 2013, gli incidenti stradali con lesioni a persone sono passati da 911 a 888 con un calo del 2,5%, le vittime della strada sono diminuite del 62,7% (da 59 a 22). I feriti, invece, sono aumentati del tre per cento passando da 1.434 a 1.477. Nello stesso periodo, in Italia, gli incidenti sono diminuiti del 31,1%, i decessi del 52,3% e i feriti del 31%.
Il prefetto di Potenza, Rosaria Cicala, ha evidenziato “l’importanza di questa iniziativa, perché cerca di mettere in campo interventi di prevenzione degli incidenti a fronte dei dati ottenuti nel potentino: si tratta di eventi tragici che hanno anche un costo sociale per le famiglie e per le istituzioni. E’ necessario quindi verificare i provvedimenti da realizzare, con un’attenzione particolare per i neo patentati». Gli incidenti si localizzano essenzialmente nei centri più grandi (41,7%).
LE PERSONE COINVOLTE
Negli incidenti stradali occorsi in Basilicata nel 2013 sono rimaste ferite 1.477 persone e altre 22 sono morte. Gli uomini sono prevalenti rispetto alle donne sia tra i feriti (58,9%) che tra le persone decedute: 17 dei 22 morti sono uomini, il 77,3% del totale (Prospetto 11, appendice).
L’analisi per categoria di utente evidenzia che il 72,7% delle vittime e il 59,9% dei feriti in incidenti stradali è costituito dai conducenti dei veicoli coinvolti; le persone trasportate rappresentano il 22,7% dei morti e il 31,8% dei feriti; i pedoni sono il 4,6% dei deceduti e l’8,3% dei feriti. L’indice di gravità specifico è pari a 1,8% per i conducenti, a 1,1% per i passeggeri e a 0,8% per i pedoni.
La distinzione per genere mostra che tra i maschi morti in incidente stradale l’82,4% era alla guida; per le femmine la percentuale scende al 40%.
GLI OBIETTIVI EUROPEI
In Basilicata l’obiettivo indicato dal Libro Bianco del 2001 di dimezzamento del numero di vittime della strada fra inizio e fine decennio 2001-2010 è stato raggiunto solo nel 2013 (-62,7%). Dal 2001 ad oggi, anche in considerazione dell’esiguità del numero di eventi, la mortalità ha avuto un andamento irregolare: flessioni particolarmente consistenti si sono registrate nel 2007 e nel 2008 (-37,3 e -40,7%). Anche l’Italia, benché più vicina al traguardo negli anni precedenti, ha raggiunto solo nel 2013 il livello fissato per il 2010: il calo registrato è del 52,3%.
LE STRADE PIU’ A RISCHIO
NEL 2013 IL maggior numero di incidenti si è verificato sulle strade urbane: 448 casi (50,5% del totale) che hanno provocato tre morti (13,6%) e 663 feriti (44,9%). Tra le “altre strade” il maggior numero di incidenti si registra su quelle provinciali (170 casi, il 44,4 % del totale) seguite dalle statali (166 casi, 43,3%), che registrano il maggior numero di morti e feriti (nove morti e 307 feriti, rispettivamente il 47,4% e il 44,5% del totale).
A livello nazionale si rileva una quota superiore di incidenti sulle strade urbane (75,3%) ma un minore indice di lesività (135,4 in Italia, 148 in Basilicata) e una percentuale inferiore di incidenti rilevati sulle “altre strade” (19,6%) e sulle autostrade (5,1%).
Rispetto al 2012, aumentano gli incidenti e i feriti sulle strade provinciali (pari rispettivamente a 32,8% e 38%) e sui tratti e raccordi autostradali (rispettivamente 21,3% e 17,%). Al contrario, si riscontra una diminuzione dei decessi su tutti gli ambiti stradali, più accentuata sulle autostrade dove non è accaduto alcun evento mortale.
Coerentemente con quanto accade a livello nazionale, l’indice di mortalità continua a essere più elevato sulle strade statali, regionali, provinciali e comunali extraurbane, con cinque decessi ogni 100 incidenti, mentre sulle autostrade si ha il maggior indice di lesività pari a 217,5 feriti ogni 100 incidenti
DINAMICA DEGLI SCONTRI
La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (57,6%). I restanti casi (42,4%) vedono coinvolti veicoli isolati. Nell’ambito degli incidenti tra veicoli, la tipologia più diffusa è lo scontro frontale-laterale (250 casi con 10 morti e 438 feriti), seguita dal tamponamento, che registra 144 casi con 309 persone ferite (Prospetto 9, appendice).
Tra gli incidenti a veicoli isolati, la fuoriuscita o sbandamento del veicolo rappresenta l’evento più diffuso (198 casi, 52,6% degli incidenti), in cui hanno perso la vita cinque persone e 277 sono rimaste ferite. L’investimento di pedone, 100 sinistri in cui è deceduta una persona e altre 117 sono rimaste ferite, rappresenta la seconda tipologia di incidente tra quelle a veicoli isolati.
L’indice di mortalità mostra come lo scontro frontale sia in Basilicata la tipologie più pericolosa (7,8 decessi ogni 100 incidenti), seguita dallo scontro frontale-laterale e dall’urto con veicolo in arresto o fermata (ciascuna con quattro decessi ogni 100 incidenti).
Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, la guida distratta, il mancato rispetto delle regole di precedenza e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 48% dei casi. Da evidenziare anche il mancato rispetto della distanza di sicurezza (95 casi) e delle manovre irregolari (90 casi) con un peso, rispettivamente, dell’8,2 e del 7,8%. Il comportamento scorretto del pedone (38 casi) pesa per il 3,3% sul totale delle cause di incidente. Con riferimento alla categoria della strada, la prima causa di incidente sulle strade urbane è il mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche (15,3%) mentre sulle strade extraurbane è la guida con velocità troppo elevata (pari al 24,8%); segue la guida distratta o l’andamento indeciso (pari al 20,4%)
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