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A Pisticci si vola, ma la speranza è che in un futuro prossimo, l’aviosuperficie “Enrico Mattei”, che ieri ha aperto ufficialmente le porte, possa strutturarsi sempre più nelle sembianze di aeroporto. Se ne è parlato ieri, nel corso dell’open day organizzato dalla “Win Fly”, la società che gestisce l’infrastruttura di proprietà del Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera, in cui sono state mostrate le potenzialità di quello che potrebbe diventare l’aeroporto di Basilicata.
n mattinata, già a partire dalle ore 9 sono stati organizzati voli dimostrativi, con un aereo Beenchcraft King Air da 9 posti, nonché con alcuni velivoli di tipo Piper da 2/4 posti. Tanti gli esponenti del mondo politico e istituzionale hanno voluto provare il brivido di volare partendo dalla pista valbasentana. Presenti oltre al sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, i deputati, Maria Antezza, Cosimo Latronico e Mirella Liuzzi. Sul velivolo anche l’amministratore unico dell’Apt, Giampiero Perri. All’iniziativa hanno partecipato anche alcuni sindaci, invitati da ogni parte della Basilicata, insieme ai consiglieri regionali, Gianni Rosa, Franco Mollica, Vincenzo Robortella, Nicola Benedetto e Paolo Castelluccio. Presente anche il presidente del consiglio regionale, Piero Lacorazza.
«Win Fly -ha detto il commissario del Csi di Matera, Gaetano Santarsia- è in condizione di essere operativa per gestire questa aviosuperficie, in cui è possibile l’atterraggio di velivoli di soli 9 posti. Dopo vicissitudini giudiziarie, abbiamo ottenuto da Enac il riconoscimento di aviosuperficie. Ora, con un milione di euro, possiamo completare la restante parte della struttura (arredi, luci, ecc). Tra un anno e mezzo circa saremo nelle condizioni di essere aeroporto minore.
Abbiamo la possibilità di far volare airbus con capacità di 137 passeggeri. Ora -ha concluso- sono 1.400 i metri di lunghezza della pista, ma so che la Regione si sta attrezzando per allungarla a 1.800. A mio avviso servirebbe un altro svincolo sulla Ss Basentana, affinché l’aeroporto diventi una vera e propria infrastruttura a servizio del territorio».
De Filippo ha esordito dicendo che: «In Basilicata mancano gli aeroporti, ma il dibattito su di essi è molto consistente. Si tratta di un primo importante passo per collegare la Basilicata al mondo. Un investimento voluto dalla Regione qualche anno fa, che consentirà di collegare meglio la Basilicata e un territorio come il Metapontino, dove agricoltura e turismo rappresentano un grande investimento, sia oggi che ancora per il futuro». L’amministratore unico della Win Fly, l’ingegner Alfredo Cestari, originario di Moliterno, la cui società ha sede a Salerno, entusiasta ha detto: «Mattei 52 anni fa, riteneva che in questa struttura si potesse fare molto. La Win Fly ci ha creduto tre anni fa. Abbiamo vinto la gara pubblica e ci crediamo oggi. Chiediamo rispetto per l’iniziativa. Abbiamo 40 assunti, ma a pieno regime ne prevediamo 1.800. Il nostro progetto industriale -ha aggiunto- prevede una scuola che non sia solo di volo, un college, un Centro di formazione professionale per gli operatori. Nel progetto industriale -ha concluso- ci sono 50 aziende che hanno aderito. Non andiamo in concorrenza con Pontecagnano, siamo al servizio degli imprenditori della regione. Non ci può essere concorrenza, ma solo integrazione e collaborazione».
Latronico ha detto che quella della Pista Mattei «è sicuramente una sfida. Questa pista -ha aggiunto- tra tante incertezze è stata realizzata. Ora siamo alla prova dei fatti. Siamo dell’idea che questa infrastruttura non vada in contrasto con altre. Abbiamo il turismo che deve crescere. Oltre a Matera Capitale della cultura, abbiamo un sito archeologico metapontino conosciuto nel mondo. Un assetto trasportistico non può essere marginale, ma è centrale. In questo contesto va valorizzata questa struttura, così come va valorizzata la tratta ferroviaria Taranto-Salerno. Non possiamo pagare una discontinuità territoriale e vedere che quando si va a Salerno inizia un nuovo mondo».
Il sindaco Di Trani ha subito precisato che: «Aver investito 8,5 milioni di euro e non procedere, significherebbe sprecare il danaro pubblico; stiamo entrando nella storia. Paghiamo in maniera copiosa l’inquinamento. Se questa struttura deve partire, è necessario bonificare tutto. Se si vuole trivellare, lo si faccia pure, ma sia a Viggiano che in Valbasento vanno applicate le migliori tecnologie. Speriamo -ha concluso- che questa Pista possa essere il trampolino di lancio per questo territorio».
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