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NOVA SIRI – L’Anas ha aperto al traffico, ieri mattina, la variante di Nova Siri (tronco IX, dal km 414,080 al km 419,300), della strada statale 106 “Jonica”. Un’opera tanto attesa che cambierà in positivo il modo di vivere delle comunità dei paesi ricadenti, nonchè migliorerà definitivamente la viabilità in direzione Taranto e Reggio Calabria. Non si passerà più dal semaforo di Nova Siri, che tante cose ha creato negli anni, congestionando, in particolar modo nei periodi estivi il traffico.
All’inaugurazione avvenuta su un tratto nuovo di zecca della carreggiata in direzione Reggio Calabria sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore all’Ambiente e Territorio, Opere Pubbliche e Trasporti della Regione Basilicata, Aldo Berlinguer; il sindaco di Nova Siri, Eugenio Lucio Stigliano; il sindaco di Rotondella, Vito Agresti; il sindaco di Rocca Imperiale (Cosenza), Giuseppe Ranù; il condirettore generale tecnico dell’Anas Alfredo Bajo; il capo Compartimento Anas Basilicata, Francesco Caporaso, il vescovo della Diocesi Tursi-Lagonegro, monsignor Francesco Nolé. Presente il prefetto di Matera, Luigi Pizzi. Presenti inoltre, tutte le autorità militari del materano, dal questore di Matera, ai comandanti provinciali di Guardia di finanza, Carabinieri e vigili del Fuoco. Al taglio del nastro ha preso parte anche il presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, l’onorevole Cosimo Latronico, il senatore Carlo Chiurazzi, i consiglieri regionali, Achille Spada e Paolo Castelluccio. Presente anche la segretaria provinciale della Cgil di Matera, Manuela Taratufolo, nonché una nutrita delegazione del consiglio comunale di Nova Siri. Nonché diversi ex amministratori. La variante, lunga circa 5 km, attraversa il territorio dei comuni di Rotondella e Nova Siri della provincia di Matera, ed ha inizio nel territorio del comune di Rocca Imperiale della provincia di Cosenza, in Calabria. La strada attraversa un territorio particolarmente complesso da un punto di vista orografico, caratterizzato dalla presenza del torrente San Nicola e del torrente Toccacelo che sono stati superati con un viadotto e un ponte, in modo da conservare la continuità della viabilità locale sottostante. «Con l’apertura di questa variante – ha dichiarato il presidente dell’Anas Pietro Ciucci – il traffico della strada statale 106 eviterà di attraversare il centro abitato di Nova Siri Scalo, attualmente semaforizzato, eliminando, così, le lunghe code specialmente nel periodo estivo, consentendo un sensibile innalzamento dei livelli di sicurezza della circolazione, una riduzione dei tempi di percorrenza, ma soprattutto un sensibile miglioramento della qualità della vita per i residenti del centro abitato. L’apertura della variante – ha proseguito Ciucci – infine consentirà una migliore gestione della viabilità minore, grazie all’eliminazione degli accessi diretti sulla strada statale 106, che costituivano un elemento di pericolo per la circolazione stradale». Le principali opere d’arte presenti sulla variante di Nova Siri sono i tre svincoli di “Nova Siri Sud”, “Nova Siri Scalo” e “Rotondella; il viadotto S. Nicola (782 m., costituito da 21 campate); il viadotto Regio (185 m); 6 ponti e 1 cavalcavia. La realizzazione della variante ha richiesto un investimento di circa 80 milioni di euro. «É un giorno di portata storica per il Comune di Nova Siri – ha detto il sindaco Stigliano – si tratta di un opera colossale. Alcuni anni fa si pensava che l’allargamento fosse solo una chimera. Migliorerà la qualità della vita del Comune di Nova Siri. Nel periodo estivo non se ne poteva più sfioravamo la tragicommedia». L’assessore regionale Berlinguer ha detto che «l’inaugurazione non è un evento isolato, ma fa parte di un programma più vasto con cui l’amministrazione regionale intende innovare profondamente il territorio lucano. Proprio con questa opera si libera da un vecchio problema: l’attraversamento dell’abitato di Nova Siri»- Il vescovo Nolè che ha officiato la benedizione prima del taglio del nastro accompagnato dall’inno nazionale ha detto «ho sentito tanti progetti belli, ma aspetto di benedire le opere. Non solo le grandiose, ma anche quelle interne. In molti casi – ha aggiunto l’alto prelato – c’é difficoltà a poter raggiungere dall’interno le arterie principali di scorrimento». Chiurazzi ripercorre in una nota le vicende che hanno portato all’avvio del progetto. «L’inaugurazione di questo tratto – ha detto – premia l’impegno politico, civile e amministrativo dei tanti che a cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000 hanno voluto realizzare questa opera ricordo – prosegue – quando da assessore all’Ambiente della Regione Basilicata prima, e successivamente alle Infrastrutture, la fatica per far approvare il progetto del tracciato, che oggi inauguriamo insieme al sindaco di Nova Siri di allora, Pino Battafarano, e gli sforzi che mettemmo in campo per coordinare il tragitto con le istanze e l’interesse del limitrofo comune calabrese di Rocca Imperiale e per superare le obiezioni e i vincoli di natura archeologica che la Sovrintendenza poneva a tutela di un sito importante quale quello di Cugno dei Vagni».

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