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MATERA – Sull’altro lato della strada c’è ancora qualche traccia della vernice gialla del parcheggio per disabili. Era lì che, prima che cambiasse il senso di marcia in via Santa Caterina da Siena, si poteva parcheggiare l’auto.
Da quando è stato invertito il senso di marcia (da viale Europa a viale delle Nazioni Unite, ndr) tutto è cambiato.
Sono pronte già 200 fitrme che verranno consegnate al Comune entro lunedì. Una petizione che la dice lunga sulla situazione che vivono gli abitanti di questa zona di Serra Venerdì.
Diventa urgente, dunque, modificare l’area riservata ai parcheggi (attualmente sinistra della carreggiata percorribile, ndr) e, più in generale sul senso di marcia della traversa.
Lo spiegano meglio le saracinesche abbassate a cui, presto, si potrebbe aggiungere quella di Nicola Padula, artigiano corniciaio ormai esasperato.
«Sono stato 25 anni in via Nino Rota e anche lì con la chiusura di via Ridola, la mia attività fu danneggiata. I vigili urbani multavano i clienti che venivano a ritirare i loro quadri nel mio negozio. Sette anni fa ho deciso di trasferirmi qui, acquistando il locale nel quale lavoro. Oggi sono tagliato fuori, in questa strada ormai non passa più nessuno».
Mentre parla, Padula guarda all’esterno del suo negozio, quella via che per ammissione dello stesso assessore Nicola Trombetta avrebbe dovuto rappresentare un test, un esperimento attraverso il cambio di direzione.
Non è ancora accaduto e il calo precipitoso dei clienti dimostra soprattutto che l’impossibilità di parcheggiare a sinistra della carreggiata rappresenta un freno al passaggio delle auto.
«Questo percorso viene utilizzato solo da chi deve recarsi nel mio negozio o nell’emporio vicino; in caso contrario via Santa Caterina da Siena è una strada perennemente vuota e silenziosa. Anche se oggi volessi vendere il mio locale, dovrei comunque continuare a pagare per altri sette anni il mutuo».
L’emporio di Nicola Colucci ha una storia ancora più lunga nel quartiere. «Siamo qui dal 1982 – spiega – il malcontento non è solo il nostro, ma si è diffuso anche tra i cittadini. L’intera area, con questa soluzione, non ne trae beneficio in alcun modo. A chi crede di aver risolto il problema del traffico dell’area del Pino, dico che non è così».
A chi vive, spiega un cittadino, interessa che su via Santa Caterina da Siena ci sia vita e la chiusura dei negozi certo non aiuta.
Se nelle prossime ore (come sembra sia possibile) tutto dovesse rimanere così com’è, quelle 200 firme verranno depositate in Comune, a dimostrazione che il no dei cittadini vuol farsi sentire forte e deciso.
a.ciervo@luedi.it
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