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 I servizi esternalizzati, e in particolare il trasporto pubblico e la gestione dei rifiuti, sono stati al centro dell’adunanza sui bilanci del Comune di Potenza che si è svolta oggi nella sede della Corte dei Conti: dalla relazione del magistrato contabile Vanessa Pinto sono emerse «gravi criticità» e «squilibri», anche per la riscossione dei tributi e per la dinamica della spesa.
La relazione si è concentrata sul 2012, anche se degli accenni non sono mancati per gli anni successivi, e i magistrati hanno chiesto al Comune l’invio di altri documenti.

Ai rilievi dei relatori ha risposto il sindaco di Potenza, Dario De Luca, con un duro «j’accuse» sulla gestione di diversi settori: «La situazione è critica – ha detto in aula – e la dinamica è fuori
controllo, peraltro non correlata alle entrate. Stiamo riorganizzando gli uffici, partendo da quelli del settorefinanziario, che devono essere unificati, anche perché non è più
concepibile che la mano destra non sappia cosa fa la mano sinistra».

Secondo il sindaco, inoltre, «serve la risoluzione di tutti i rapporti esterni», e cita poi il trasporto pubblico come una delle principali cause del dissesto: «Forse il 70 per cento dei problemi – ha proseguito De Luca – è dovuto a questo servizio, ma non dimentichiamo anche i contratti di pulizia e la gestione del ciclo dei rifiuti solidi urbani, che hanno un costo di 17 milioni inappropriato per il Comune, che ha grandi responsabilità per non averlo gestito in modo adeguato, senza dimenticare che la Regione ci impone l’affidamento a un privato, in un regime monopolistico, con un esborso arrivato a 247 euro a tonnellata». 

«Ora basta – ha evidenziato il sindaco – e non si può andare avanti in questo modo; l’Acta, poi, è un grosso bubbone, con 120 dipendenti, dei quali 70 netturbini e 50 impiegati, e anche in questo caso bisogna fare estrema chiarezza. Serve anche il risanamento etico, oltre che finanziario, della macchina comunale. E’ in corso il dialogo con la Regione per evitare il dissesto – ha concluso il sindaco – e ho garantito che in ogni caso non tralasceremo alcuna azione per il risanamento». 

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