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Matera vuol confermarsi all’avanguardia in tema di Open data ed ha aperto un contest per tenere alta l’attenzione. Si tratta sostanzialmente di favorire la partecipazione e attribuire un riconoscimento a persone, scuole, Università e piccole aziende che intendano sviluppare soluzioni innovative.
L’idea che parte è quella di un concorso che intende contribuire ad accrescere l’esperienza e i risultati raggiunti durante il percorso di candidatura a Capitale europea della cultura per il 2019. L’iniziativa, denominata «Open-Matera Contest’’, è stata illustrata dal sindaco Salvatore Adduce, l’open data Francesco Piero Paolicelli, e il consigliere Giuseppe Tragni che già si era occupato da essere proprio di questa questione.
Il concorso durerà un mese e si svilupperà lungo tre direttrici: «applica, visualizza e contribuisci, nel primo caso» spiega Paolicelli, «chi vuole creare una nuova applicazione può farlo usufruendo di uno dei dati presenti sul sito del Comune, nel secondo caso cioè il Visualizza viene spiegato nel dettaglio cosa sono gli Open data e invece contribuisci è una sorta di cittadinanzattiva cioè di sportello per segnalare errori, integrazioni, miglioramenti che ci possono essere relativamente agli stessi Open data». Per ognuna di queste tre voci sono previsti premi per i primi tre di ogni sezione.
La selezione sarà effettuata da una commissione composta da Pietro Paolicelli, Vincenzo Altieri e Pino Oliva. Sono 70 i datasets su vari temi degli open data del Comune di Matera, fruibili sul sito www.dati.comune.matera.it, che hanno consentito di conseguire un premio nazionale «Opengeodata 2013» e di ospitare con continuità incontri di esperti e appassionati del settore come il Lotea 2014 in corso in questi giorni.
«Il contest – ha detto Adduce – è dentro al processo di candidatura e al dossier che ha riservato una parte consistente agli open e continuerà a farlo. A questo è legato un tema di cittadinanza per favorire la partecipazione dei cittadini alla vita dell’ente e del territorio».
p.quarto@luedi.it
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