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FORENZA – Sono caduti dal tetto di un capannone dove stavano effettuando dei lavori, il primo è morto infilzato da alcuni pali di ferro mentre il secondo è morto all’ospedale San Carlo dove è stato ricoverato d’urgenza. Si tratta di Lorenzo Scalese, di 45 anni, e Paolo Lopez, di 24, entrambi originari di Gravina di Puglia. Scalese, che era anche il proprietario della ditta, è l’uomo morto sul colpo, il secondo invece è stato trasportato in eliambulanza.
I due operai stavano effettuando dei lavori sul tetto di un capannone, stando alla ricostruzione dei carabinieri intervenuti sul posto entrambi i carpentieri sono caduti da un’altezza di oltre dieci metri.
Ora bisognerà capire se ci sono state negligenze sul piano della sicurezza.
Intanto la segreteria generale regionale dell’Ugl Basilicata «esprime il suo più sentito e profondo cordoglio ai familiari dei due operai pugliesi che stavano lavorando sul tetto di un capannone che per cause ancora non chiare, sono precipitati. Auspicando che, attraverso la rapida conclusione delle inchieste attivate, possa essere fatta piena luce sulla dinamica dell’incidente».
A scriverlo sono i segretari lucani Vincenzo Piccinni, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, «con questo ennesimo drammatico incidente sul lavoro a Forenza, dove per uno dei due non c’è stato nulla da fare è morto sul colpo dopo essere caduto su alcuni ferri ed essere rimasto infilzato, speravamo che almeno l’altro, ferito in modo grave e trasportato in eliambulanza del 118 all’ospedale di Potenza, potesse farcela ma, è morto anch’egli nell’ospedale San Carlo. Siamo davanti all’ennesimo infortunio mortale sul lavoro in questo Regione.
Questa è la conclusione della nostra martoriata Regione, la quale non riesce ad affrontare i reali problemi che colpiscono duramente i cittadini ed in particolare i lavoratori. Questa piaga degli infortuni sul lavoro non accenna a diminuire. Manca una efficace politica sia sul versante della prevenzione che su quello della vigilanza. Non è accettabile che la sicurezza sul lavoro venga relegata ad un mero costo economico. La Vita, per l’Ugl e per tutte le Organizzazioni Sindacali, da sempre ribadito, non ha prezzo; e quindi è indispensabile che tutti gli attori istituzionali adottino comportamenti assolutamente coerenti con le missioni loro assegnate che sono alla base di un Paese civile. La Segreteria regionale dell’Ugl Basilicata – concludono Tancredi, Giordano e Piccinni -, pone la sicurezza al centro della propria azione sostenendola con iniziative tese a costringere le aziende che operano in questi settori ad una seria presa di coscienza».
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