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LAVELLO – Ha picchiato ripetutamente l’ex moglie nel suo appartamento, procurandole un trauma cranico, lesioni e lividi su tutto il corpo, ma è stato rintracciato nella stessa giornata di ieri dai carabinieri.
Si tratta di un 42enne di Lavello, S. M., arrestato dai militari guidati dal capitano Vincenzo Varriale con ancora in tasca il cellulare e le chiavi di casa della ex che intanto ha deciso di denunciare l’aggressore.
L’accusa è di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce.
Tutto è accaduto in un appartamento nel centro cittadino, dove i carabinieri sono entrati dopo una segnalazione. La donna è stata trovata ferita e in stato di shock.
Ci è voluto un po’ di tempo e tutta la delicatezza richiesta per un caso di questo tipo per ricostruire la dinamica del fatto e una storia di minacce e aggressioni fisiche e psicologiche che è andata avanti da diverso tempo.
Una relazione sentimentale riallacciata pochi anni prima costellata da violenze e minacce, almeno fino a ieri sera quando i carabinieri si sono messi sulle tracce dell’aggressore dopo la denuncia della donna.
L’uomo, dopo aver picchiato la vittima le ha sequestrato chiavi di casa e telefono cellulare. Subito dopo è fuggito in strada cercando nel tentativo di far perdere le tracce spegnendo il cellulare “sequestrato”.
A seguito della denuncia sono stati allertati tutti i comandi della zona, tant’è che il fuggitivo è stato rintracciato in poco tempo dai militari.
Un arresto in flagranza perché il quarantaduenne è stato trovato con in tasca chiavi e cellulare della donna.
La vittima è stata dimessa dall’ospedale di Melfi con una prognosi di sette giorni. I medici le hanno diagnosticato un trauma cranico, escoriazioni e contusioni varie su tutto il corpo.
L’uomo invece è stato trasportato nel carcere di Melfi in attesa che il giudice si pronunci sulla convalida dell’arresto.

v.panettieri@luedi.it

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