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COME accade in tutte le famiglie, anche nei Sassi di Matera è tempo di grandi pulizie.
Gli appelli di questi mesi, fatti sia dall’associazione Profumo di Svolta che dai rappresentanti delle istituzioni, sono caduti nel vuoto e così scale, vicoli e piazzette sono tornati ad ospitare cumuli di cartacce, mentre i muri sono diventati ancora tele da imbrattare per writers improvvisati.
Poco più di una settimana fa, quindi, i volontari dell’associazione si sono armati, come accade ormai da tempo, di spugne e raschietti e hanno cominciato a pulire i luoghi più suggestivi degli antichi rioni, quelli più frequentati dai turisti.
L’esempio di cittadinanza attiva, che avviene a pochi mesi da altri sempre a firma dell’associazione, dimostra che la città non è ancora riuscita ad assorbire a fondo la cultura civica, quella del rispetto della cosa pubblica, che appartiene a tutti e per questo dovrebbe essere rispettata e difesa.
Resta positivo, ovviamente, ciò che questi volontari fanno in queste occasioni, ma il vero problema è che a “metterli al lavoro” sono proprio i loro concittadini, quelli che preferiscono lasciare un sacchetto della spazzatura per strada, in balìa dei randagi, piuttosto che raggiungere il primo bidone disponibile.
Una cattiva abitudine che cozza con l’arrivo in città di numerosi turisti che ogni giorno affollano soprattutto i Sassi e ai quali questo panorama poco edificante si presenta in pieno giorno.
Sul profilo Facebook dell’associazione si possono ammirare le foto di molte delle iniziative messe in campo, con la sola forza delle idee e la disponibilità di tutti coloro che partecipano.
I commenti sono entusiasti e fanno comprendere quanto la città appartenga ancora a qualcuno che la ama.
La più recente è stata quella di dare nuova vita, in collaborazione con gli studenti del Liceo artistico, ai banchi della Bibilioteca provinciale, colorati utilizzando la fantasia per rendere meno triste il tempo trascorso prevalentemente dagli studenti.
L’iniziativa ha avuto un grande successo e ha entusiasmato i ragazzi che hanno potuto dare prova della loro abilità artistica in piena libertà.
Un modo diverso e davvero concreto di essere cittadini.
a.ciervo@luedi.it
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