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RAPOLLA – La tecnica è una di quelle sperimentate purtroppo in tutto il mondo. Uno stile della truffa che sembra ancora tenere testa soprattutto tra gli anziani, vittime predilette. Stavolta sono stati i carabinieri di Rapolla a dare seguito alla denuncia di un pensionato. E le indagini hanno portato alla denuncia di una donna di Rapolla, N. R., di origine tedesca, disoccupata e con figli minori a carico, già con precendenti penali legati a reati contro il patrimonio e truffa aggravata. La storia è andata avanti per circa un anno, dal luglio del 2013, e ha portato ad un guadagno di circa 14mila euro.
Insomma, l’ultraottantenne truffato si sarebbe fidato della donna, quando lei stessa raccontava di soffrire di una grave patologia. Questo gioco sui sentimenti dell’anziano signore ha avuto i risultati sperati. Una malattia così grave richiedeva ingenti somme di denaro. E così l’uomo, mosso da compassione, ha pensato bene di “finanziare” con diversi prestiti le cure farlocche della donna. Le somme di denaro sono andate via via aumentando fino a raggiungere i 14mila euro. A raccontarlo sono gli stessi carabinieri al termine delle indagini.
Ma a scoprire tutta la truffa è stato lo stesso pensionato che ad un certo punto ha cominciato a sospettare della questione. Alla fine si è reso conto che la donna in effetti godeva di ottima salute e non aveva intenzione di restuire i soldi spillati in maniera truffaldina. Così si arriva alla denuncia finale che ha permesso ai carabinieri di far partire le indagini che hanno portato alla denuncia per truffa aggravata.
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