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Pro e contro in una festa come quella di Matera. Un grande afflusso di gente ed una macchina organizzativa messa a punto nel tempo non bastano però ad evitare che vi possano essere fenomeni o impressioni di degrado, bivaccamenti e situazioni che di certo non contribuoscono a dare un particolare decoro alla città. Ma si tratta di un lato diverso di una festa che viene vissuta anche per la curiosità di una passeggiata, spesso affollatissima, tra le bancarelle per portar via un souvenir o qualcosa che possa comunque associarsi con il momento nel quale viene acquistato.

In questo contesto vedere marciapiedi, recinti e villa comunale prese d’assalto dagli ambulanti (nella maggior parte dei casi africani) che hanno reso in questi giorni di festa queste aree dormitori.

A poco è valso l’impegno dell’amministrazione comunale di mettere a disposizione degli ambulanti parte dello stadio XXI settembre con servizi igienici adeguati.

Uno spettacolo poco decoroso quello che si assiste in via Rosselli, Recinto Mario Pagano, via Amendola, via XX Settembre e vico XX Settembre se si pensa che oltre ad essere luoghi dormitori fungono da bagni “improvvisati” cucine da campo e depositi di merce.

Fenomeni di degrado urbano, originate dai bivaccamenti degli ambulanti affluiti per la festa con consumo di pasti e bevande in loco e trasformazione dei marciapiedi in dormitori.

Situazioni queste che determinano inevitabilmente evidenti problematiche di ordine igienico-sanitarie e di decenza visto che sono molte le buste di “bisogni” ai margini dei marciapiedi.

L’Amministrazione Comunale per tempo ha affrontato il problema predisponendo un piano di accoglienza per le centinaia di ambulanti che, prevedibilmente, ogni anno giungono in città.

Un centro accoglienza e che ha consentito ai migranti che  di trovare un dignitoso alloggio, potendo usufruire di posti letto, docce e bagni, con l’assistenza delle associazioni di volontariato, e di evitare accampamenti di fortuna.

Sicuramente non è un bel vedere trovarsi persone buttate sul marciapiede per dormire ma d’altra parte non si possono accettare le situazioni passivamente.

Più che la festa della Bruna sembra la festa della discordia per i disagi provocati non solo dai “dormitori al volo” ma anche dalle bancarelle che invadono le strade restringendo le corsie stradali causando non pochi disagi alla circolazione automobilistica ed ai pedoni costretti a transitare lungo la strada avendo spesso le stesse occupato anche il marciapiedi. 

Lo sconforto dei cittadini è tanto, quasi come l’inerzia di chi dovrebbe vigilare sul decoro urbano e sulle norme igienico-sanitarie di chi vende prodotti alimentari e far rispettare le norme elementari di civile convivenza nel rispetto della religiosità della festa di Maria Santissima della Bruna

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