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IL CONTO alla rovescia sta per terminare. Matera vive la sua festa come la prima volta in ogni occasione. E’ l’edizione numero 625 ed è oramai un pezzo di storia della città. Una parte importante, essenziale in una realtà in continuo movimento. Matera il 2 Luglio si ferma e si dedica completamente alla Bruna.
Passano gli anni, cambiano le generazioni ma la passione dei materani verso questo momento rimane immutata e la partecipazione che si può vedere già in questi giorni di vigilia non conosce limiti.
Si intravede chiaramente sin dalla benedizione del Carro lo scorso 23 giugno, sin dall’accensione di domenica scorsa delle luminarie. Matera partecipa completamente alla sua festa senza esitazioni e senza distinzioni.
Il clou è naturalmente il 2 Luglio ma l’attenzione è massima per un evento che viene vissuto nei particolari, dalle bancarelle allestite in molta parte del centro cittadino alle luminarie, alla sicurezza cercando magari anche quei piccoli difetti che non ci sono ma che confermano il grado di attenzione della gente, della città verso questo momento.
La festa della Bruna vive della sua particolarità, prima di tutto una festa religiosa nella quale si onora la Madonna della Bruna, quest’anno nel segno della carità cioè il tema scelto secondo i dettami di Papa Francesco per il Carro trionfale 2014.
Ma questa è anche una festa pagana che si conclude con la distruzione del Carro, il cosiddetto “strazzo” nel cuore della piazza (almeno per la tradizione). Mettere insieme due aspetti distanti e tenerli uniti in uno solo è la forza della festa insieme alla sua partecipazione enorme. E’ come il Palio a Siena per il 2 Luglio, un momento atteso un anno intero ed in questo caso anche la corsa in atto per diventare capitale della cultura contribuisce ad unire queste due realtà. Le bandiere distribuite in questi giorni sono solo un simbolo. La festa invece è una realtà tutta materana ma da far conoscere e apprezzare anche altrove. Domani è il giorno della festa, il giorno di Matera.
p.quarto@luedi.it
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