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PISTICCI – Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta da alcune mamme del territorio pisticcese per solidarizzare con l’insegnante che qualche giorno fa è stata iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di maltrattamenti sugli alunni minori in classe.

In questi giorni la nostra comunità è stata colpita da un episodio molto grave e increscioso, coinvolgendo una persona che tutti noi abbiamo avuto l’occasione di conoscere perché è stata l’educatrice dei nostri figli. Non avremmo mai voluto scrivere questa lettera, ma lo facciamo perchè glielo dobbiamo. Noi abbiamo ricevuto tanto da questa persona, piccola di statura, tranquilla e mite, che è riuscita in cinque anni indimenticabili a far crescere e a scolarizzare i nostri figli proprio grazie al suo carattere determinato e alla sua preparazione. Il suo metodo di studio e il suo comportamento, sempre composto e contenuto, non hanno mai lasciato intravedere alcun segno di violenza e aggressività nei confronti dei nostri figli. E’ stata sempre composta perché amava i bambini e si sforzava per trasmettere loro una cosa importante: un metodo di studio che sarebbe servito non solo nella scuola ma anche nella vita. Noi non possiamo che ringraziarla e dimostrarle tutta la nostra gratitudine, in quanto in cinque anni non ha mai dimostrato di essere ciò che i vari social network stanno dipingendo e additando ingiustamente. Noi la ringrazieremo sempre per aver reso lo studio una gioia, per avere aiutato i nostri figli a scoprire ciò in cui riuscivano maggiormente a farlo sempre meglio. Alcune insegnanti ritengono che passare gli esami e ottenere buoni voti siano le uniche ragioni per studiare. Questa maestra, invece, ha dimostrato che è possibile imparare divertendosi e ha fatto sì che gli errori dei propri alunni fossero un mezzo per apprendere. Noi a questa maestra, di cui avremo sempre un ottimo ricordo, diremo sempre grazie per aver compreso i nostri figli, dando ad ognuno di loro i ritmi e le attenzioni più adeguate. Infatti, non considera i nostri figli dei contenitori da riempire di dati, ma al contrario li accompagna in costruttivi viaggi di esplorazione in quanto aveva capito che imparare non è un’imposizione ma una cosa entusiasmante. Noi in questa storia un po’ triste abbiamo capito che la gente fa male anche alle brave insegnanti. Ma in questo momento così difficile per lei, le vorremmo solo dire che è proprio grazie ai suoi insegnamenti che i nostri figli hanno imparato che da un fallimento si può uscire vincitori. Ed anche quando fuori dall’aula regnava il caos, noi eravamo tranquilli, in quanto nell’aula in cui stavano con la loro maestra, avevano trovato ordine, giustizia e la possibilità di imparare. Viviamo in un mondo pervaso di ingiustizie, di crudeltà e di cattiverie ma soprattutto di tanta superficialità e, purtroppo, riusciamo a rendere orribile anche un fiore che sta per sbocciare. Forse è stata questa constatazione che ci ha fatto prendere la penna e scrivere questa lettera, per gridare al mondo intero che una persona come questa insegnante ha seminato tanto amore e ha dato tutta sé stessa, perché i nostri figli siano i ragazzi di oggi, cioè delle persone responsabili e con un bagaglio culturale adeguato per poter affrontare il mondo in cui viviamo. E’ per questo che a questa piccola grande donna, noi esprimiamo tutto il nostro appoggio e la nostra gratitudine.

Elena Manolio, Francesca Quinto Maria Zaffarese, Lucia Nardandrea Nunzia Silletti, Lucia Di Stefano e Troiano Paola

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