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Emergenza idrica, i controlli effettuati dall’Acquedotto lucano e dalla Asp non confermano i valori in aumento dei trialometani segnalati dall’associazione “Cova contro”.
POTENZA – «Dai numerosi rilievi effettuati all’uscita dal potabilizzatore non è mai emerso il superamento del valore-soglia dei trialometani». Così Acquedotto lucano e Asp (l’Azienda sanitaria locale della provincia di Potenza) denunciano “l’infondatezza” di un possibile superamento segnalato dall’associazione “Cova contro” in analisi indipendenti.
EMERGENZA IDRICA, «MAI SUPERATO IL VALORE SOGLIA DEI TRIALOMETANI»
Lo scrive la Regione Basilicata in una nota «in riferimento agli articoli apparsi sulla stampa locale sulla qualità dell’acqua erogata, creando ingiustificati allarmismi nei confronti dei cittadini lucani». Il riferimento è a quanto riportato, in particolare, dal nostro giornale. In realtà si è limitato a informare della denuncia pubblicata venerdì scorso sul sito dell’associazione ambientalista Cova contro, assieme ai risultati delle analisi commissionate a un laboratorio “indipendente” su diversi campioni di acqua prelevati a Potenza. Analisi che segnalavano la presenza di derivati del cloro in eccesso nell’acqua immessa, per 10 ore al giorno, nella rete idrica dei comuni lucani alle prese col prosciugamento dell’invaso Camastra.
EMERGENZA IDRICA, LA GIUNTA REGIONALE MINACCIA DENUNCE PER PROCURATO ALLARME
Acquedotto lucano e Azienda sanitaria di Potenza (Asp), nella nota diffusa dalla Regione, inoltre «diffidano i media dal pubblicare notizie infondate e l’associazione Cova contro dal divulgare informazioni su ipotetici superamenti di soglia di trialometani. Tanto più che non si conoscono la fonte di questi eventuali rilievi effettuati da laboratori “indipendenti”. L’attendibilità, le metodologie scientifiche dei monitoraggi e lo stato in cui versa la rete privata e condominiale dell’abitazione presso cui sarebbe stata effettuata l’analisi».
Finora la potabilità dell’acqua immessa nella rete idrica, a seguito della canalizzazione del fiume Basento nello schema del Camastra, è stata accertata dalle agenzie regionali di protezione ambientale di Basilicata, Puglia e Campania. Arpa Campania ha eseguito gli esami per conto della Procura di Potenza).
QUALITÀ DELL’ACQUA COSTANTEMENTE MONITORATA
«Acquedotto lucano, in particolare, monitora periodicamente la qualità dell’acqua in diversi punti della rete potabile, tra serbatoi e fontane – ha comunicato la Regione – sempre riscontrando livelli di trialometani inferiori ai limiti consentiti dalla legge, vale a dire 30 mcg/l. L’ultimo campionamento del 14 dicembre scorso lo conferma: potabilizzatore Masseria Romaniello (7,33), serbatoio Epitaffio (11,01), serbatoio Gallitello (2,33), serbatoio Macchia Giocoli (19,3), serbatoio Montereale (11,2), serbatoio San Rocco (10,6), fontana di piazza Adriatico (3,04), fontana di borgo San Rocco (11,6), fontana di Largo Santa Lucia (8,92), fontana di Piazza dei Comuni (10,6), fontana di Piazza Albino Pierro (10,13), fontana di via Nitti (10,4)».
Risultati che – stando alle ultime verifiche eseguite sulla presenza di derivati del cloro in eccesso nell’acqua che sgorga dai rubinetti della città di Potenza – sgombrano il campo dall’eventuale rischio di superamento del valore-soglia dei trialometani.
E, mentre l’acqua continua a essere erogata per dieci ore al giorno (12 il sabato), a Potenza e negli altri 28 comuni alle prese con l’emergenza, Acquedotto lucano e Azienda sanitaria di Potenza informano che “stanno valutando gli estremi e la portata delle dichiarazioni rese al fine di effettuare una segnalazione alla Procura per la sussistenza dell’ipotesi di ‘procurato allarme’”.
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