Uno scorcio di Potenza
3 minuti per la letturaPOTENZA – Quattordici posizioni perse per Potenza, che si piazza all’85esimo posto, mentre Matera resta al 74esimo: lo dice la graduatoria finale dell’indagine 2021 del quotidiano “Il Sole 24 Ore” sulla qualità della vita, pubblicata oggi, che vede ai primi tre posti Trieste, Milano e Trento. Ultime sono Trapani, Foggia e Crotone.
Da un punto di vista generale – ha scritto in uno degli articoli a corredo di indici e tabelle Nino Amadore – per quanto riguarda il Mezzogiorno, «più che l’eterno ritorno è l’eterna riproposizione dell’uguale», considerato che «nelle ultime 24 posizioni ci sono solo province del Sud».
Nella parte dedicata all’«impatto della pandemia» si trova il primo dato allarmante per la provincia di Potenza. Nella sezione riservata agli «iscritti all’anagrafe»: nel periodo gennaio-giugno 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020, il Potentino ha perso il 36 per cento degli iscritti all’anagrafe (si consideri che Belluno ha guadagnato il 297 per cento e che la media nazionale è al 69,9 per cento).
Si passa poi alle sei sezioni specifiche dell’indagine. Nel settore «ricchezza e consumi», Potenza è al 78esimo posto, Matera è all’82esimo.
La città dei Sassi occupa il terzo posto nella graduatoria dedicata al «tasso di ingresso in sofferenza», che si riferisce ai prestiti bancari alle famiglie: lo condivide con Trento e Belluno, meglio hanno fatto solo Bolzano e Trieste.
Per quanto riguarda «affari e lavoro», Potenza occupa la penultima posizione (peggio ha fatto solo Crotone), mentre Matera è al 65esimo. In particolare il capoluogo di regione occupa l’ultimo posto nella sezione dedicata alle imprese stranieri, il 104esimo in «posti letto nelle strutture ricettive» e l’ultimo nella sezione riservata agli infortuni sul lavoro.
In «demografia, società e salute», Matera è al 47esimo posto, Potenza al 75esimo. La provincia del capoluogo di regione è al 103esimo posto nella sezione «saldo migratorio totale», che considera la «differenza tra iscritti e cancellati dai registri anagrafici» (con un -5,4).
Inoltre, nella sezione riservata all’«emigrazione ospedaliera», Potenza è al 102esimo posto (con Cosenza), Matera al 104esimo. Nella parte riservata ad «ambiente e servizi», le due province lucane sono vicine: Potenza è al 75esimo posto, Matera al 78esimo: il capoluogo di regione è al 103esimo posto per le piste ciclabile (insieme ad Alessandria, Chieti, Campobasso e Vibo Valentia) e al 104esimo per la «qualità della vita dei giovani». Matera è al quinto posto per «energia elettrica da fonti rinnovabili».
In relazione a «giustizia e sicurezza», Potenza è al 31esimo posto, Matera al 48esimo. Nelle sezioni particolari, Potenza è al terzo posto per le denunce per rapina ogni centomila abitanti (meglio hanno fatto solo Belluno e Pordenone), mentre occupa la penultima posizione per la «quota cause perdenti ultratriennali» (peggio ha fatto solo Vibo Valentia).
Infine, «cultura e tempo libero”: 57esima posizione per Matera, 99esima per Potenza. Il capoluogo di regione è al 105esimo posto nella classifica dei ristoranti ogni mille abitanti e 102esima nella «densità e rilevanza per 100 chilometri quadrati» del «patrimonio museale». Matera, invece, è terza per «verde storico» e nella «spesa dei Comuni per la cultura in euro pro capite per alcuni capitoli» (meglio hanno fatto solo Trieste e Ferrara).
Infine, nel «primo indice della parità di genere», che fotografa il «benessere delle donne», Matera risulta al 78esimo posto, Potenza al 94esimo, seguita solo da province del Mezzogiorno.
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