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CHI passa da Matera, anche una sola volta, ne conserva il ricordo per tutta la vita. E accade anche se sei una star del cinema internazionale come Mel Gibson. Dalle riprese del film “The passion” nei Sassi sono trascorsi bene dieci anni, ma l’attore e regista australiano serba ancora nel cuore quell’esperienza tra gli antichi rioni di tufo. Un affetto per Matera che, all’indomani del titolo di Capitale europea della Cultura per il 2019, torna prepotentemente a galla e che Mel Gibson ha espresso attraverso le colonne del quotidiano “La Repubblica”. La scelta di Matera? «E’ una decisione che condivido interamente» -dice il regista che aggiunge: «Ci sono luoghi che uno immaginerebbe più coloriti, ma per me Matera non solo rappresenta una delle città più antiche d’Italia, ma una città in cui si è fatto di tutto per mantenere i propri caratteri originari. Quando ero a Matera non potevo non sentirmi circondato da quella cultura. Nel mio film Matera è diventata un personaggio». Una suggestione ancestrale che nel 1964 aveva richiamato tra quei luoghi intrisi di mistero e dolente umanità anche Pier Paolo Pasolini per “Il vangelo secondo Matteo” e in tempi più recenti Bruce Beresford per “King David”, interpretato da Richard Gere, a cui si deve un altro bel tributo a Matera. «Non mi sorprende che tanti registi l’ abbiano scelta e continuino a farlo- sottolinea Gibson- lavorare in un posto come Matera conferisce a un film un particolare senso della storia».
Parole, quelle del regista intrise di ammirazione e nostalgia per le dieci settimane trascorse in città. «Da allora non sono più tornato a Matera, ma – fa sapere- vorrei farlo. Ci tornerei a girare un altro film o semplicemente in vacanza». Adesso, oltre al gusto di riassaporare la cucina lucana, c’è una buona ragione in più per tornare: Matera è la capitale europea della Cultura 2019.

m.agata@luedi.it

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