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«E’ STATA una scelta meravigliosa, Matera è una città unica al mondo».
E’ lo spot altrettanto meraviglioso, per la neoeletta Capitale europea della cultura nel 2019, pronunciato dall’attore holliwoodyano Richard Gere, l’ufficiale gentiluomo per definizione, che ha voluto chiudere di sua iniziativa con questa frase un’intervista rilasciata al Tg5, durante la presentazione del suo ultimo film al Festival del cinema di Roma. Gere interpreta George, un barbone, nel film “Time out of mind”, film indipendente di Oren Moverman. L’ennesimo grande plauso internazionale, andato in onda alle 20.30 di domenica sera, nel corso di una delle edizioni più seguite in assoluto per la testata diretta da Clemente Mimun. Gere conosce bene la Matera di un tempo, perchè nel 1985 ha girato qui il film “King David” di Bruce Beresford. Come la conosce Mel Gibson, che nel 2003 ha diretto “The Passion” nel cuore dei Sassi, e ieri ha lasciato sulle colonne de La Repubblica un bellissimo ricordo della città, citando anche l’opera di Beresford.
Tutte conferme, semmai ce ne fosse bisogno, che ormai Matera ed i lucani si devono abituare: la Capitale europea della cultura sarà sulla bocca di tutti almeno per i prossimi cinque anni, con il compito impegnativo di dover iniziare già da oggi a costruirsi un’immagine tanto vincente, da superare addirittura la soglia del 2019, rimanendo all’attenzione del mondo anche dopo.
Il traguardo è difficile ma non irraggiungibile, visti i grandi passi in avanti compiuti nell’ultimo decennio, durante il quale la città dei Sassi è uscita con prepotenza da un ingiusto anonimato (anche nel panorama nazionale purtroppo), imponendosi oltre i confini d’Europa. Complici le blasonate produzioni cinematografiche, ispirate dall’intuizione di Pier Paolo Pasolini, ma anche la capacità indiscussa di valorizzare un patrimonio davvero unico, come ha giustamente sottolineato Gere.
Prima dell’attore americano, da sempre innamorato dell’Italia, l’immagine di Matera nel mondo era stata portata, sempre spontaneamente e senza alcuna suggestione locale, dal colosso Apple, che nello spot di presentazione del nuovo iMac Retina display, tra le immagini suggestive scelte per mostrare la grafica brillante e realistica del pc ha scelto anche uno sfondo dei Sassi immortalati dalla posizione più mozzafiato, quella del belvedere di Murgia Timone. Che dire poi del noto marchio di birra Dreher, che ha lanciato la sua nuova campagna pubblicitaria utilizzando proprio l’immagine di Matera come sfondo ai suoi prodotti. Ma c’è già la corsa delle produzioni internazionali a girare un film tra i Sassi, e i cinesi di “Marry me” hanno invitato il direttore della “Lucana Film Commission”, Paride Leporace, alla Prima del film girato nei giorni scorsi a Matera, che si terrà il 14 febbraio 2015 a Pechino.
Intanto, già i prezzi delle case nei Sassi (e non solo) si apprestano a schizzare alle stelle, seguendo l’onda lunga di una fama che potrà solo crescere, e c’è chi dice che da venerdì i biglietti aerei low cost per Bari-Matera siano quasi introvabili.
Matera, insomma, sta vivendo un meritato momento di gloria, un’opportunità unica.
Ora la palla passa a chi governa e regge i fili della produzione culturale, ma anche ai singoli cittadini, che dovrebbero cambiare registro rispettando e curando la loro Matera, come fosse un bimbo da far crescere sano e robusto. Un compito complesso ed avvincente. Ai posteri l’ardua sentenza.
a.corrado@luedi.it
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