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NESSUN indugio: «Anche in Basilicata si giunga alla unificazione delle due Camere di Commercio di Potenza e Matera», è quanto sostengono i vertici di Confagricoltura Basilicata, nelle persone dei presidenti provinciali Antonio Sonnessa e Beniamino Spada, che plaudono all’iniziativa che ha portato gli stessi enti tra le province di Rovigo e Venezia a promuovere l’accorpamento
“E’ la strada maestra per condurci alla indispensabile e non ulteriormente rinviabile riorganizzazione richiesta anche dal Governo Renzi, ciò al fine di far sopravvivere la struttura camerale che è e resta la casa comune delle imprese. La Basilicata necessita di una riorganizzazione che unifichi all’interno del suo territori tutte le imprese e tutti i soggetti che ne costituiscono l’essenza stessa delle due camere, posizioni già emerse in vari incontri sull’argomento. Riteniamo che ritardi ulteriori possano continuare a produrre disorientamento e sfiducia, sia all’interno delle aziende aderenti che del qualificato e professionale personale cui le due camere si avvalgono», è scritto in una nota di Sonnessa e Spada.
La stessa Regione – dichiarano i due – ipotizza un’unica Camera di Commercio di Basilicata che dia sostanza e maggior forza alle imprese lucane attraverso un soggetto operativo più moderno e attuale, impegnandosi a svolgere un ruolo attivo per dare corpo e sostanza alla nuova struttura.
«Confagricoltura Basilicata ha sostenuto e continua a sostenere – affermano Gregorio Bronzino e Domenico Saraceno, consiglieri delegati da Confagricoltura alla Camera di Matera e Potenza– che l’opportunità offerta dalla Legge 580 art. 1 comma 5, deve essere velocemente intrapresa per dare risposte concrete e comprensibili alle Imprese lucane aderenti.
Le posizioni espresse dal Consigliere Bronzino in sede di Consiglio Camerale a Matera si connotano per il superamento di posizioni campanilistiche, quanto personalistiche che, sia pur dolorose, non possono che essere condivise. Riteniamo che le motivazioni condivisibili dovranno trovare la loro essenza in un’ottica ben più ampia rispetto alle deboli motivazioni addotte che vanno superate senza ulteriori alchimie vestite con le più varie giustificazioni anche di carattere giuridico-procedurale.
Se vi era qualche dubbio sulla norma, con la fusione fatta dalle due province venete, ogni perplessità viene sfatata. Sollecitiamo – concludono Sonnessa e Spada – la Regione Basilicata perché si faccia carico, invitando le due camere con immediatezza a promuovere l’avvio del processo di accorpamento secondo i dettami normativi indicati anche da Unioncamere Nazionale, così da poter dare inizio a tutte le procedure necessarie per l’accorpamento tra le due Camere provinciali e tra le Aziende Speciali con la conseguente riorganizzazione ed ottimizzazione dei servizi, nel rispetto delle Imprese lucane e non ultimi, dei dipendenti delle Camere di Commercio e delle Aziende Speciali. Crediamo sia indispensabile superare anche campanilismi di sorta, andando avanti senza indugio e senza sospetto, lontani da personalismi inutili”. Possiamo essere la prima regione d’Italia nel riordino delle Camere di Commercio, facciamo presto prima che sia troppo tardi per l’intero sistema camerale lucano»

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