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VENOSA-Dopo aver aperto le porte dello stabilimento di Melfi in occasione del Family Day, la Fiat Sata si proietta sul territorio e incontra i cittadini. Obiettivo della iniziativa: far conoscere il modello organizzativo interno e la tecnologia d’avanguardia utilizzata nella produzione, ma anche far toccare con mano l’atmosfera che regna all’interno della fabbrica. E per questo è stata allestita una mostra itinerante, che sabato e domenica ha fatto tappa a Venosa. Ad incontrare cittadini di ogni età per illustrare il progetto “La nostra fabbrica” sono gli stessi operai. In tuta da lavoro ricevono bambini, giovani, adulti per fornire informazioni e accompagnarli nella visita della mostra, allestita all’interno e all’esterno di un tir, che con monitor e gigantografie mostrano la tecnologia utilizzata e le fasi del processo produttivo, in ambienti luminosi e spaziosi, della Jeep Renegade e della Fiat 5ooX.
«Sono stati i nostri operai a organizzare gli spazi e le modalità di lavoro- ci ha rivelato Sebastiano Garofalo, Direttore Generale Sata Melfi- E oggi si sentono attori-protagonisti delle sfide che lo stabilimento deve affrontare sul mercato automobilistico. Tutti siamo consapevoli che dobbiamo offrire un prodotto di qualità e che, per essere all’altezza di questo compito, dobbiamo amare il prodotto che facciamo e sentirci impegnati a perfezionarlo ogni giorno».
La fabbrica impiega 6.000 persone: di queste 370 sono venosine (con l’indotto arrivano quasi a 500). Di qui l’interesse degli Enti Locali a seguire da vicino il processo produttivo della Sata. Per sottolineare i rapporti di integrazione-collaborazione che l’Amministrazione comunale di Venosa vuole mantenere con la fabbrica di Melfi, il Sindaco ha voluto ricevere ufficialmente a Palazzo Calvini il Direttore Generale della Sata. «Avete riacceso la speranza in chi vive nel terrore di non trovare lavoro e in chi ha paura di perderlo – ha dichiarato Tommaso Gammone, sindaco di Venosa – Per questo cercheremo di collaborare in ogni modo con la vostra Azienda, partendo dalla organizzazione di servizi di trasporto funzionali alle esigenze degli operai». Stessa disponibilità a collaborare con la Sata è stata manifestata da Carmine Miranda Castelgrande, consigliere regionale. L’operazione di informazione e coinvolgimento condotta dagli operai Sata appare in tutta la sua rilevanza se si considera che gli investimenti della Fiat di oltre 1 miliardo di a Melfi sono stati fatti in una fase in cui altre aziende, seguendo logiche di convenienza economica, preferiscono delocalizzare e investire all’estero.

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