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MATERA – La passione per il pianoforte ha “tradito” Jordi Pardo, uno dei tre commissari europei che martedì hanno visitato Matera, candidata a capitale europea della cultura nel 2019. A pranzo dalla famiglia Malcangi (composta prevalentemente da musicisti ed esperti musicali, ndr) Pardo che è presidente della Fondazione Pablo Casals di Barcellona, ha abbandonato l’aplomb per eseguire “Besame mucho”, tanto da coinvolgere gli altri ospiti e in particolare Paolo Verri che si è lanciato in un tango con una ospite della tavolata. La visita dei commissari europei è stata anche questo, e 24 ore dopo, a bocce ferme il direttore Verri parla delle 7 ore che ricorda tra le più belle della sua vita. In attesa di dedicarsi ad una full immersion con gli altri componenti del Comitato, per la prova orale che li attende, torna indietro a qualche ora fa: «I commissari sono esperti per ciò che guardano e il modo in cui si comportano. Non possono essere espliciti in nessun modo, accumulano emozioni e riportarle alla giuria». E sul commento di Jordi Pardo che ha definito Matera «Capitale mondiale dell’accoglienza, chiarisce: «Non celebrerei quel momento. E’ stato gentile, ha avvertito il calore della città, ma era un commento rispetto a ciò che aveva sentito. La città – prosegue – ha risposto in maniera straordinaria. Dal pranzo con le famiglie fin all’incontro a Palazzo Lanfranchi, la gente ha voluto seguirli e conoscerli. Un segnale che mi aspettavo perchè ho sentito crescere questo fenomeno tra i materani che hanno capito l’importanza di questo processo. Importante quello che ha detto Pardo, che ha parlato come esperto specificando che comunque vada, questo progetto deve proseguire». Tra le immagini che lo hanno colpito nel corso delle sette ore che definisce «Tra le più belle della mia vita» c’è quella dei commissari seduti ai tavolini di via Ridola con i ragazzi e poi con i bambini nell’ex ospedale di san Rocco. «Il messaggio di condivisione regionale è stato bellissimo, proprio in quei momenti perchè erano totalmente soli, nessuno di noi li ha accompagnati». Sono due, per Paolo Verri, gli elementi decisivi che rendono forte la candidatura di Matera: la spontaneità e la potenzialità superiore alle altre città, in termini di crescita futura. E in queste ore arriva il commento del sindaco di Perugia, Andrea Romizzi, dove i commissari arriveranno venerdì. «Abbiamo le carte in regola per vincere e dobbiamo provarci fino in fondo, senza spocchia nè falsa modestia. Abbiamo molto rispetto per le altre cinque sfidanti, ma sappiamo che anche loro hanno rispetto per la nostra candidatura». Sabato, nel frattempo, riprende la programmazione de «Il settimanale» della Tgr, in onda dalle ore 12.25 alle 13 su Rai 3: la Tgr Basilicata dedicherà il primo numero del magazine a Matera 2019. Le telecamere saranno in diretta da piazzetta Pascoli. Ospiti si alterneranno a servizi che ricostruiscono il lungo percorso che ha portato la città di Matera ad essere tra le più autorevoli candidate. Anche il presidente della Regione Marcello Pittella ha commentato la visita dei commissari: «La nostra determinata consapevolezza è di rappresentare, con Matera, una città unica, irripetibile e straordinaria. Rispetto. Consapevolezza. Futuro. Opportunità. Sono le quattro parole che mi vengono in mente, in occasione della giornata straordinaria e speciale, quale messaggio da affidare, a nome della Regione Basilicata e del popolo lucano, alla Giuria in visita oggi nella Città dei Sassi Patrimonio dell’Umanità, che dovrà scegliere la Città Capitale Europea della Cultura 2019. Matera però con il suo splendido passato volge lo sguardo indubbiamente al futuro, proponendosi con i suoi paradigmi di buone pratiche, Smart City e Smart Community, dimensioni urbanistiche ideali, innovazione tecnologica, centri di ricerca, campus universitari e scuole di alta formazione, interconnessi armonicamente con i Rioni Sassi».
A poche ore dal termine della visita materana (i commissari sono ripartiti ieri mattina in aereo da Brindisi, ndr.) Verri ricorda: «Avremo cinque giorni di full immersion totale, da venerdì fino a mercoledì. Poi ci attendono altri due giorni anche a Roma, prima della prova. Tutti dobbiamo lavorare per mantenere ancora desta l’attenzione dei materani ma anche per proseguire il lavoro con le scuole, sia per le visite alla mostra all’ex ospedale di San Rocco ma anche per quelle, fortemente volute dalla Soprintendente Marta Ragozzino, alla mostra sui 50 anni del Vangelo Secondo Matteo di Peri Paolo Pasolini. Non bisogna mollare nè per l’esito finale nè per quello che abbiamo già fatto. Il lavoro prosegue, questo livello di crescita deve essere costante».
Infine sulle modalità della visita Verri ha qualcosa da dire: «Mi spiace che i giurati abbiano dovuto vedere troppe cose in così poco tempo. La somma di tutti questi aspetti è stata un po’ troppo innaturale. Suggerirei che la commissione europea individui una modalità per consentire visite più dettagliate. Sette ore sono poche, più per noi che per loro». Il tour de force a cui sono stati sottoposti i commissari, infatti, avrebbe messo a dura prova anche un materano doc.
Ieri, nel frattempo, al termine della giornata il Comitato ha donato a ogni componente della commissione un istantbook con le immagini più belle tratte dai social network.
Perchè la sfida passa anche dal web.
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