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POTENZA – Ogni anno la Regione Basilicata (in base a quanto sancito dal contratto di servizio stipulato con Trenitalia) paga 30 milioni di euro all’anno per un servizio che dovrebbe garantire, tra le altre cose, pulizia interna ed esterna delle carrozze, efficienza del servizio, condizioni di viaggio confortevoli.

Insomma, la Regione non chiede proprio i “Freccia rossa”, ma neppure dei “residuati bellici” che, puntualmente, arrivano in ritardo.

Invece, sia sulla tratta Potenza-Roma che su quella per Foggia, Trenitalia non ha fatto altro che riciclare motrici e carrozze che da anni e anni non si vedono neanche ferme in altre stazioni d’Italia.

E se in passato la Regione si è sì occupata delle condizioni in cui si trovano a viaggiare i cittadini – negli ultimi quattro anni sono state comminate sanzioni per circa 1 milione e 300 euro –  va dato atto all’assessore regionale ai Trasporti, Aldo Berlinguer, di essere stato l’unico a decidere di sottoporsi volontariamente, e perché no anche un po’ masochisticamente, a quelli che sono una sorta di “viaggi della speranza”. Nel senso che i passeggeri sperano di non arrivare con troppo ritardo, di non fermarsi per ore nel bel mezzo del nulla e di potere viaggiare comodi.

Con tanti assessori lucani, succedutisi negli anni,  ci voleva un “forestiero” per comprendere che, prima ancora che delegare i controlli agli ispettori regionali, era necessario salire in carrozza e lasciare  l’auto blu nel parcheggio.

Cosa che, altri, al suo posto pur essendo nati in Basilicata non hanno mai fatto. Sarà la cocciutaggine  sarda, sarà una volontà di tenere tutto sotto controllo, fatto sta che ieri alle 7 del mattino Berlinguer sostava sulla banchina della stazione di Melfi in attesa di salire a bordo del treno, proveniente da Foggia,  che ogni mattina porta nel capoluogo tantissimi pendolari.

Dopo avere acquistato il biglietto al bar – in stazione manca l’apposito punto vendita –  alle 7.14 l’assessore regionale è salito a bordo. Intorno alle 7.20 il treno, senza grossi ritardi, si mette in movimento. E se a Melfi i passeggeri non erano tantissimi, le due carrozze che compongono il convoglio, stazione dopo stazione, si sono riempite. Posti a sedere tutti occupati. Tanto è vero che diverse persone hanno  percorso in piedi  l’ultimo tratto del viaggio occupando anche i corridoi e gli spazi riservati al personale ferroviario. 

E così Berlinguer, anche se per una mattinata solamente, si è trovato a viaggiare nelle stesse condizioni in cui quotidianamente viaggiano i pendolari.

Pendolari che hanno, però, segnalato all’assessore di avere vissuto esperienze peggiori come quando si sono trovati tutti su una sola carrozza – e non sulle due abituali – e sono stati costretti a viaggiare stipati come su un carro bestiame.

Quasi a dire “Berlinguer ci porti fortuna, viaggia ogni giorno con noi”.

Non è comunque sfuggito il fatto che il treno fosse “leggermente” datato. Anno di fabbricazione 1975.

«Utilizzare un mezzo che ha quarant’anni – ha dichiarato l’assessore regionale  – seppure ben manutenuto, non è comunque ammissibile» anche se nel complesso, questa volta «le condizioni di viaggio sono state accettabili».

Che qualcosa abbia cominciato a “muoversi sui binari” lo hanno confermati i pendolari. Negli ultimi mesi «si sono visti alcuni progressi  anche se taluni episodi sono stati eclatanti e hanno causato grossi disagi agli utenti».

Dopo il viaggio del 19 luglio scorso  sulla tratta   Salerno-Potenza, sono stati effettuati oltre 115 controlli su treni e autobus di Trenitalia, Fal e ditte di trasporto su gomma.

Fino alla  metà di settembre sono state comminate  multe per 55.000 euro. A queste sanzioni si aggiungeranno quelle per ritardi e mancata puntualità dei servizi, che vengono calcolate a consuntivo dell’esercizio.

Pensare che sia finita qui è uno sbaglio. Berlinguer, infatti, non ha intenzione di mollare, anzi, come ha annunciato,  continuerà a macinare chilometri per «toccare con mano come si viaggia sulle tratte lucane. Il fatto di aver trovato questa mattina (ieri per chi legge n.d.r)  una situazione migliore di quella della Salerno-Potenza mi induce a ben sperare nei controlli».

Alle 8.30 il treno, in orario rispetto alla tabella di marcia,  entra nella Stazione centrale di Potenza. 

«Se le mie visite e le ispezioni dei miei uffici – ha concluso Berlinguer  –  servono a migliorare il servizio, continueremo fino a ottenere il pieno adempimento del contratto di servizio, ancora di là da venire».

E se tutto sommato, fino a oggi, i  vertici di Trenitalia si sono fatti delle grosse risate a fronte delle rimostranze della Regione Basilicata, sanzione su sanzione potrebbe anche accadere che il “signor Trenitalia” non solo pagherà  i 30 milioni di euro del contratto di servizio ma si vedrà costretto a fare viaggiare “gratis” o quasi i lucani sull’intera rete ferroviaria italiana.

a.giammaria@luedi.it

 

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