X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

RIONERO – Rastrelli, pale, sacchi per i rifiuti, decespugliatori, tagliaerba e tanta buona volontà. Questi gli attrezzi che i ragazzi dell’Associazione Le Monadi, in collaborazione con l’Associazione Arcadia, l’Amministrazione Comunale e tanti cittadini hanno utilizzato per ripristinare il Parco Archeologico di Torre degli Embrici. Di buon mattino i tanti volontari si sono adoperati per ripulire di erbacce e rifiuti l’antico sito archeologico ormai chiuso da due anni. Il “cleaning” ha fornito anche un’ottima occasione per far conoscere gli scavi di Torre degli Embrici a molti rioneresi che ignoravano questo importante pezzo di storia locale. A guidare il mini-tour negli scavi è stata l’archeologa Pasqualina Iosca che ha spiegato al pubblico presente l’evoluzione storica della villa romana, la sua personale esperienza sulla campagna di scavo condotta dall’archeologo australiano Richard Fletcher e la storia dei reperti rinvenuti e oggi conservati presso il Museo Nazionale di Melfi. «Il maggiore successo di questa iniziativa – riferisce la responsabile dell’evento Pasqualina Iosca – è stata la risposta di cittadini solitamente partecipi della vita associativa solo come spettatori: famiglie, operai, docenti hanno spontaneamente offerto il loro contributo con entusiasmo e volontà, gratificati dell’essere stati utili in prima persona a garantire l’accesso e la visibilità del sito, manifestando in modo sano e  costruttivo il disappunto legato al suo abbandono. Quello che ci auguriamo – continua Iosca – è che questo passo, che ci ha consentito di riaccendere i riflettori sulla spinosa questione di Torre degli Embrici sia solo il primo verso la sua definitiva risoluzione: come Monadi faremo sentire la nostra voce nelle opportune sedi, forti di essere rappresentanti di una comunità che “non ci sta” a vedere ogni opportunità di crescita morire ancor prima di essere messa realmente in atto». Alla manifestazione ha partecipato l’assessore alla Cultura Vito D’Angelo che durante i lavori di pulizia ha asserito: «quando c’è sinergia tra cittadini, associazioni e istituzioni i risultati sono evidenti e tangibili. In questo periodo particolare è fondamentale che ci sia la sussidiarietà per risolvere qualche problema della nostra comunità. La manifestazione è stata molto interessante e partecipata e sottolinea l’importanza della ripresa dei lavori di scavo su Torre degli Embrici. Questa ci sarà grazie soprattutto alla collaborazione della Soprintendenza ai Beni Archeologici di Basilicata e del Dott. Maurano che sarà sicuramente disponibile a riprendere i lavori e ciò lo dimostra la presenza sul sito della Dottoressa Ciriello». Una piccola luce si è dunque riaccesa su Torre degli Embrici. Merito anche della sfida vinta dalle Monadi che ha riportato all’attenzione l’importanza del sito rimarcando la necessità di non dimenticare il proprio “passato”.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE