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FILI elettrici tagliati, cassetti aperti, scaffali e appendi abiti completamente svuotati. La porta d’ingresso porta i chiari segni della scassinatura: è questo che rimane all’interno del negozio svaligiato in piena regola nella notte tra venerdì e sabato. Il secondo in soli sei nove mesi. Nella stessa attività commerciale, il negozio di abbigliamento “Look &Look” di Tito scalo, che si trova all’interno del centro commerciale Iris. 

Una stima ufficiale del valore commerciale della merce rubata ancora non c’è. Ma si pensa che si tratti di almeno 100.000 euro. Ed è la disperazione e la sconforto che domina sul volto del titolare, Antonio Giuzio, mentre spiega com’è avvenuto il furto. L’idea è che la banda, che si presume essere composta da una decina di persone (al momento non ci sono elementi per ritenere con certezza che si tratti della stessa che ha eseguito il colpo di dicembre), conoscesse bene la zona e avesse studiato da tempo tutti i dettagli del furto. 

Gli accertamenti condotti dai carabinieri di Tito e la Digos hanno consentito di accertare la dinamiche del colpo: qualcuno dei malviventi si sarebbe introdotto dalla parte posteriore del centro commerciale, dove il cancello è più basso. Mentre uno forzava la porta dell’ingresso posteriore, l’altro si dirigeva verso l’ingresso principale, per tagliare i fili Telecom e aprire il cancello da cui far entrare il furgone con cui è stata trasportata la refurtiva. 

Con l’aiuto di una rete da letto poi abbandonata sul posto. Nel frattempo, l’altro che si è introdotto all’interno della struttura, ha forzato la porta del negozio e immediatamente disattivato il dispositivo d’allarme, staccando anche i fili che garantiscono il collegamento con il Gsm. In questo modo i ladri hanno avuto tutto il tempo per fare manbassa dei capi di abbigliamento presenti all’interno del locale. Hanno portato via quasi tutto. 

Per lo più capi di marchi famosi e di qualità che da anni rendono nota l’attività commerciale che prima aveva anche una sede a Potenza. I ladri si sono introdotti anche nel magazzino, dove ora non rimangono che appendini vuoti e cartoni ribaltati.

 Per un valore di circa 100 mila euro. Un danno grandissimo per il titolare Giuzio, che a fatica stava cercando di rialzarsi dopo il furto subito lo scorso dicembre per un valore commerciale sostanzialmente simile. «Sinceramente non so se ho la forza di ricominciare. Dopo il precedente episodio avevamo rafforzato il sistema di allarme. È stato faticoso ma siamo ripartiti. Non credevo che l’incubo si potesse ripetere. Oggi non so davvero più cosa fare. Non sono assicurato. Ma ripartire in queste condizioni è davvero difficile».

Sul posto è intervenuta anche una squadra della polizia scientifica per effettuare i dovuti rilievi. Nella speranza che i ladri abbiano lasciato qualche loro traccia attraverso cui essere identificati.

 

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