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L’AMICIZIA, da un lato, il desiderio di essere in qualche modo ambasciatori di lucanità dall’altro. Sono gli elementi alla base della società organizzatrice di eventi Santi e felici che nasce nel 2008 a Roma, dove ha sede, ma si caratterizza per  quel continuo filo diretto con la Basilicata.

E non solo perché i suoi fondatori sono due giovani potentini emigrati nella capitale – Marco Barone e Antonio Santojanni – ma perché tra gli obiettivi dell’agenzia c’è sicuramente quello di far varcare alla Basilicata i confini regionali esportando ciò che ha di buono: il cibo, il cinema, la musica, l’arte. E’ con queste premesse che nasce “aRoma di Lucania”, il primo Festival di arti e musica lucane che si terrà a Roma il prossimo 23 settembre  al “Groove Park” in piazzale del Verano (quartiere San Lorenzo).

Ad accogliere i visitatori, alle 19.30, la pellicola del regista potentino Giuseppe Nicola Volonnino “Il Calapranzi” tratto dalla commedia teatrale di Harold Pinter, che selezionerà in seguito i cortometraggi dei filmakers Giuliano Capozzi, Manuele Biazzo, Domenico Laddaga, Donatella Altieri e Michele Bia. Un primo assaggio dell’arte lucana, che proseguirà con il cinema denuncia di “M.E.D.E.A. Big Oil” frutto di un lavoro di ricerca e documentazione del collettivo “InternoEnki” e che racconterà il particolare rapporto del popolo lucano con il petrolio.

Dal cinema alla musica, con l’esibizione dal vivo del più giovane gruppo potentino “Freschi Lazzi e Spilli” e dell’ormai noto “Musicamanovella”,  non nuovo al palcoscenico romano con la partecipazione all’ultimo concertone del “Primo Maggio” a San Giovanni.

Questo alle 22. Dalla mezzanotte spazio ai vinili del Dj Set proposto dagli “A&A” che creerà un’atmosfera rock, dark, wave e post punk coordinata dal fonico e musicista Nino Di Natale. Non finisce qui. Ci sarà una mostra di disegni del giovane architetto Giuseppe D’Emilio  e la partecipazione di diverse associazioni lucane operanti a Roma come “Psy plus”, per la diffusione di buone pratiche nella psicologia e nella psicoterapia e “Lucanapa”, per la coltivazione e la commercializzazione dei prodotti derivati dalla cannabis sativa, le cui produzioni sono disciplinate affinché sia garantito un prodotto ad impatto e chilometro zero.

Non poteva infine mancare l’Associazione dei lucani a Roma, da sempre impegnata nella promozione della storia e della cultura lucana. E’ proprio tutto pensato per far vivere un pezzetto di Basilicata. Perfino il bar, di “Santi & Felici”, sarà allestito in collaborazione con “B.Lab“, scuola lucana di formazione e consulenza per barman. Il tutto grazie alla volontà di questi giovani che fanno tutt’altro nella vita ma che hanno trovato un modo innovativo per non recidere il cordone ombelicale.

Rafforzato, da un anno, dall’apertura del locale Santi e Felici, sempre a Roma, a piazzale delle Crociate, che vede il coinvolgimento di un altro potentino, Massimiliano Masi.

«Santi e felici – dicono i ragazzi – è un ritrovo di amici, il salotto perfetto dove trascorrere piacevoli serate in compagnia, chiacchierando e ascoltando della buona musica. Retrò e lucanità sono le parole chiave attorno alle quali è stato concepito il locale».

La “Lucanità” si assapora nei prodotti tipici: salumi, formaggi, sottoli, oli, taralli e biscotti. Nei peperoni cruschi e nella gassosa Avena. Nell’arredo, mobili e suppellettili usati recuperati nelle cantine, negli scantinati, nei garage e restaurati dalle sapienti mani di Valentina Galgano e Sara Carretta, anche loro rigorosamente lucane.

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