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MATERA – Raccontare una città come Matera, attraverso le immagini, può sembrare apparentemente semplice. Gli scorci, i panorami, le piazzette, i vicoli, i Sassi sono ormai ingrediente fondamentale del menu turistico di ogni visitatore che si rispetti.

Che sia il cellulare, il tablet o la macchina fotografica all’ultimo grido, lo scatto è assicurato.

In teoria.

In realtà descrivere per immagini una città come Matera significa molto altro come dimostra la nuova edizione, quasi pronta alla stampa, di Matera Cityscape una pubblicazione che conclude una vera e propria indagine fotografica di Nico Colucci architetto materano appassionato della sua città che ha deciso di riprendere la pubblicazione di questo lavoro, arricchendolo di altre 50 fotografie realizzate per la prima volta anche a colori all’interno dei Sassi, luoghi difficilmente ritratti se non  a fini commerciali.

Il progetto di Matera Cityscape risale al 2004 quando con la prima edizione la cui grafica fu affidata ad tonio Andrisani (che per chi non lo sapesse è esperto grafico prima che caustico regista, ndr.). Dieci anni dopo quell’idea non è cambiata ma si è via via perfezionata affidando questa volta a 10 autori diversi un vero e proprio “mosaico” di visioni della città.

Oltre alle immagini di Nico Colucci, i testi sono  a cura di Alberto Giordano, la grafica è di Leonardo Sonnoli dello Tassinari/Vetta, il più grande in Italia, per intenderci lo stesso che ha curato la mostra di Renzo Piano a Padova.

Tra i 10 autori chiamati a raccontare il proprio mondo attraverso Matera ci sono Mario Cucinella (uno dei più bravi architetti italiani, collaboratore di Renzo Piano), l’artista giapponese  Shingu, Marco Mazzulani caporedattore del periodico Casabella, l’avvocato  Emilio Nicola Buccico, la Soprintendente Marta Ragozzino e il presidente della Fondazione Zetema, Raffaello De Ruggieri.

Un vero e proprio racconto fotografico che si può già prenotare con uno sconto del 30% rispetto al prezzo di vendita (vedi box accanto, ndr) e che comincia con la Murgia materana per giungere agli elementi originari della città: dalal roccia ai primi insediamenti rupestri, alle cave di tufo.

Il viaggio della seconda sezione descrive l’evoluzione della città, con gli occhi della contemporaneità e per la prima volta lo sguardo che entra nelle residenze private, negli spazi creativi.

Dallo stomaco al cuore, Matera è ritratta in tutte le sue forme, quelle che ogni giorno restituisce al mondo che viene a visitarla.

Il progetto di Matera Cityscape, nel frattempo, ritrova anche attraverso i social, l’interesse di coloro che cercano la città più bella, quella più ricca di espressione. Lo confermano i 2000 fans che in 5 mesi hanno cominciato a seguirne il profilo su Facebook.

 

COME SI PUÒ DIVENTARE FINANZIATORI DEL PROGETTO

Acquistando entro il 15  ottobre una copia del libro fotografico “matera cityscape” si potranno spendere 42 euro, anzichè 60, ma soprattutto si diventerà finanziatori di un’opera che appartiene anche alla comunità dei materani.

La spedizione potrà essere effettuata sul sito www.materacityscape.it nello spazio “preordina” con modalità che garantiscono sicurezza e rispetto della privacy dei dati.

«E’ un metodo – spiega Nico Colucci – che abbiamo scoperto essere molto apprezzato, così come il piacere di diventare parte attiva di questo progetto, entrando nell’elenco dei finanziatori».

Recuperando alcuni dei materiali storici, Colucci mostra anche una frase di  Renzo Piano che descrisse nel 2004 i Sassi e che ancora oggi, è di straordinaria attualità: «D’altra parte, con l’andar degli anni ho capito che gli interventi che avevamo immaginato per i Sassi sono i più difficili.

Implicano una grande quantità di energia, di sottigliezza e tempi lunghi, molto lunghi.

 Stiamo parlando di tempi più vicini alla medicina omeopatica che alla chirurgia.

E raramente gli amministratori delle città e la loro pazienza sopravvivono a questi tempi lunghi».

Oggi, a distanza di dieci anni, sono le immagini di Nico Colucci a raccontare quanto quelle parole siano state per molti versi profetiche e quanto la città abbia ancora molto da dire. 

                 a.ciervo@luedi.it                                             

 

 

 

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