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E’ Plovdiv una delle due capitali europee della cultura nel 2019. La scelta, ora, dunque, si riduce alla candidata italiana il cui esito, per la ulteriore short list, si conoscerà ad ottobre.
Plovdiv ha vinto su concorrenti come Sofia, Varna e Veliko Turnovo.
Città di 339.129 abitanti è definita la Firenze bulgara grazie alle presenza di monumenti in stile Rinascenza (l’equivalente del Rinascimento in Bulgaria). Capitale della Tracia, è la seconda città del Paese, dopo Sofia. Il suo centro storico, di grande suggestione, custodisce monumenti come il Museo Archeologico Regionale, una delle prime istituzioni culturali bulgare, inaugurato nel 1882 che possiede una delle più ricche collezioni composta da 100 mila reperti del patrimonio culturale di Plovdiv e del suo territorio. Il museo custodisce uno dei tesori traci di maggior rilievo e importanza della Bulgaria. Tra i luoghi di maggiore suggestione anche il teatro romano che fu eretto tra il 114 e il 117, sotto Traiano, come risulta da un’iscrizione ivi scoperta. La cavea allo stato originale era in grado di accogliere dai 5.000 sino a 7.000 spettatori. Settori diversi del teatro erano riservati ai distretti in cui era divisa la città. Attualmente della cavea si sono conservate quattordici gradinate, che insieme ai resti della scena e del proscenio testimoniano ancora la ricchezza decorativa dell’edificio. La scelta di Plovdiv potrebbe consentire alle città italiane rimaste in lizza di analizzare i parametri che hanno portato alla nomina e le caratteristiche di questa città, seconda in Bulgaria solo alla capitale Sofia. A Matera, intanto, fra un mese arriveranno i componenti della commisione giudicatrice, chiamata a scegliere una rosa ancora più ristretta per la short list che condurrà alla capitale italiana per la cultura europea nel 2019. Non sfugge il fatto che Plovdiv abbia scelto, nella presentazione del primo dossier, lo stesso slogan di Matera: insieme. Il lavoro del Comitato materano, intanto, si è concluso per ora con la presentazione pubblica del secondo Dossier che verrà consegnato nei prossimi giorni e che la città ha conosciuto qualche sera fa nell’ambito della rassegna “Matera è fiera”.
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