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GAUDIANO (LAVELLO) – Basta un temporale per mettere in ginocchio, nel lavellese strade interpoderali, ma soprattutto l’agricoltura, economia trainante di questo territorio.
Domenica scorsa a Gaudiano un temporale di forte intensità ha coperto di fango strade e distrutto campi di pomodoro, il prodotto di questo periodo, parzialmente coperti da fango a causa della mancata manutenzione dei canali di bonifica.
L’Ente che dovrebbe ottemperare a questo servizio è il Consorzio di Bonifica Vulture-Alto-Bradano. Il presidente del Cia di Lavello, Pasquale Carretta a proposito di questi danni subiti dall’agricoltura, non è la prima volta, riferisce: «nonostante il pagamento delle quote di ogni possessore di terreno, che servono a ricevere il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di pulizia dei canali attigui i terreni agricoli, ogni anno siamo a raccontare i danni dell’agricoltura, in questo territorio.
Paghiamo quote che da quest’anno sono aumentate del 50% senza ricevere quanto ci spetta. Ad una primavera acquosa e piena di parassiti, piangiamo per altri danni.
Lancio un appello alla Regione Basilicata, ed in particolar modo al Presidente della giunta Pittella, visto che il nostro territorio è prevalentemente agricolo e che viene sistematicamente distrutto dal primo temporale intenso, perchè questo miglioramento fondiario non si concretizza? I fondi invece di utilizzarli per la pulizia dei canali di bonifica, evidentemente hanno altre destinazioni». Ieri invece è intervenuta anche la Cia che ha detto: «è questa un’ulteriore mazzata per una campagna segnata da prezzi bassi e rese limitate mentre la qualità è fortemente condizionata dalle avversità metereologiche. Sui campi il pomodoro tondo viene pagato 9,5 centesimi al kg e quello lungo 10,5 centesimi al kg con rese che variano da 600 a 800 quintali ad ettaro. Gli agricoltori – evidenzia la Cia – riescono a spuntare quotazioni che appena fanno fronte ai costi vivi e agli investimenti sostenuti. E’ ancora una volta la carenza di una filiera adeguata per tutte le fasi produzione-raccolta-trasformazione che rappresenta la causa principale della situazione. Di questo passo saremo costretti a registrare un’ulteriore riduzione delle aziende di produzione di pomodori che specie nel Lavellese-Alto Bradano hanno sempre rappresentato la prima fonte di reddito e uno dei fiori all’occhiello della qualità agro-alimentare».
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