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«NOI prontissimi, il tempo stringe e l’emozione è tanta». Il tweet di Ravenna 2019 che si aggiunge a quello di Perugia di venerdì scorso che con un “Prontissimi” indicava aperta la corsa alla presentazione del dossier di candidatura.

Non solo Matera dunque è pronta per questo rush finale anche le altre città hanno fatto la propria parte. Anche se i pronostici restano difficili da fare, in questo momento il dato che emerge e che può essere certamente indicativo ma non risolutivo riguarda l’entità del percorso fatto. In questo senso Matera e Ravenna, partite prima delle altre e con un percorso molto simile in alcune scelte sembrerebbero un pizzico avanti. L’ottimismo non manca ma le previsioni in questo caso non vengono azzardate da nessuna parte.

Interessante in questo senso la carrellata di opinioni che il sito internet Ravenna e dintorni ha voluto fare non solo sul percorso e sul dossier della cittadina romagnola ma anche sulle impressioni che arrivano dalle sei città candidate.

«Siamo all’ultimo chilometro, come si dice in questi casi, e siamo pronti per lo sprint», spiega al sito internet il coordinatore dello staff di

Ravenna2019, Alberto Cassani, che un obiettivo è convinto di averlo già raggiunto.

«Il livello di coinvolgimento di Ravenna e anche delle altre città della Romagna, in tutte le loro parti, culturali, economiche, sociali, è una cosa che non si è mai vista su un progetto, che è poi un’idea di futuro: sono convinto che sotto questo aspetto nessuna delle altre finaliste sia riuscita a fare altrettanto. Di questo e altro daremo testimonianza alla giuria, nel corso dell’audizione».

E su questo come su altri aspetti anche Matera sembra portata dire la propria in tema di coinvolgimento dei 131 comuni lucani. «Dopo un duro lavoro, il dossier è stato chiuso definitivamente e ora è già in stampa», rivela Cassani.

«Abbiamo irrobustito la parte riguardante il programma culturale (con un’appendice in cui è possibile scorrere un vero e proprio calendario anno per anno fino al 2021 – quando ricorrerà l’anniversario della morte di Dante e abbiamo cercato di rafforzare la dimensione europea, come ci aveva chiesto la giuria». Un dossier di 100 pagine (quello per la preselezione era di 80), come previsto dal regolamento, con la struttura che grossomodo ricalca quello precedente.

Definito anche un budget operativo che passa da 45 a 50 milioni di euro di cui almeno 11, questa la stima fatta, in arrivo dai privati.

Ma se Ravenna è pronta le altre non stanno a guardare come emerge da alcune parole che riprendiamo sempre dall’ampio servizio dei colleghi ravennati di ravennadintorni.it per cui Cagliari (spiega Pietro Picciau dell’Unione Sarda) «ha moltiplicato le iniziative dopo l’ingresso in shortlist».

«Se il titolo deve andare alla città che può dire di più in prospettiva futura, allora forse penso a Siena o Matera».

Anche da Perugia arrivano previsioni incoraggianti dagli osservatori: riprendiamo le parole (di Claudio Sebastiani dell’Ansa) «nelle ultime elezioni è passata da sinistra a centrodestra e il nuovo ha raccolto il lavoro fatto finora e lo sta portando avanti. Ravenna e Matera sono quelle che godono di più considerazione per la vittoria».

Così da Siena  viene spiegato «Il caso Mps ha sconvolto Siena e tutti vedono la corsa al 2019 come l’opportunità per ripartire dopo la perdita di capisaldi in città» spiega Tommaso Strambi de “La Nazione” sempre a Ravennaedintorni.it. Per questo non ci sono voci fuori dal coro, anche perché l’opposizione politica in città manca da sempre. Qualcuno è convinto che dopo l’ingresso tra le sei finaliste si potesse fare di più». Poi chiude: «Il nome più gettonato come vincitrice è quello di Matera».

Un’impressione che è anche di Ravenna e lo conferma lo stesso Alberto Cassani: «Ho sempre sostenuto, e lo confermo – ci dice Cassani –, che l’avversaria più insidiosa fosse Matera. Ma naturalmente la partita è aperta per tutte le sei finaliste. Noi di certo ci giocheremo le nostre carte fino all’ultimo minuto utile».

Qui a Matera conviene incrociare le dita e pensare davvero che essere favoriti possa essere una fortuna da sfruttare fino in fondo.

p.quarto@luedi.it

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