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MATERA – Il turismo di lusso non è un miraggio. Lo dimostra l’interesse di imprenditori del Qatar e di altri Paesi del Golfo tra cui la Giordania verso le realtà enogastronomiche e turistiche di Matera e del Metapontino.
Lo conferma il tour che Welcome Lucania di Francesco Garofalo sta effettuando in questi giorni per accompagnare Safran Khaled, rappresentante di alcune aziende mediorientali, insieme alla stilista piemontese Francesca Surace.
Tra eccellenze della gastronomia, relais, alberghi a 5 stelle, Garofalo sta mostrando il volto di lusso della città dei Sassi e dei suoi dintorni, scegliendo le espressioni migliori, in grado di soddisfare la clientela del Qatar, ma non solo.
«Welcome Lucania – spiega Garofalo – è un marchio che si occupa di incoming con tour culturali, enogastronomici e wine tour per la commercializzazione della Basilicata». Quello della nostra regione, infatti, è un brand che si sta sviluppando in tutto il mondo anche se in misura ancora molto contenuta come conferma Safran Khaled: «Bisognerebbe far conoscere di più Matera e anche la sua provincia, perchè di questa zona si sa ancora poco».
Il vantaggio del metodo di Welcome Lucania sta tutto nella rete fra operatori del Distretto agroalimentare di qualità del Metapontino, del Consorzio Doc Matera: «Strutture selezionate e relais – aggiunge Garofalo -fra Matera e il Metapontino che promuoviamo a 360 gradi. La presenza di Khaled non è casuale, così come quella di Francesca Surace, stilista che ha già visitato la nostra zona per alcuni servizi fotografici nella zona del Metapontino.
«Il rapporto con il Qatar – aggiunge Garofalo – è nato proprio grazie a lei. Ho invitato Safran Khaled che sta “radiografando” prodotti soprattutto turistici per una mappatura di questo territorio. In questo modo faremo conoscere la realtà del lusso e non solo a Matera e nel Metapontino – Basso-Sinni».
Khaled è nato a Petra e al primo sguardo sui Sassi non ha potuto che ricordare la sua terra: «Sono fiero di visitare questa città – spiega – che somiglia molto alla mia città e che ha bisogno di essere conosciuta ancora di più. L’Italia mi è sempre piaciuta da quando ero piccolo infatti ho studiato. L’interesse per questa area italiana è nato perchè attualmente sto lavorando per un progetto del Qatar che si chiama Brand Italy, una rassegna che si svolgeràdal 10 al 13 novembre nei prossimi tempi e sarà dedicata ai prodotti italiani».
Per entrare tra le realtà presenti a Brand Italy, spiega ancora Khaled: «Bisogna avere un livello medio alto. Per noi sono importanti aspetti come l’organizzazione turistica, la struttura, l’arredamento». Oltre al Qatar potrebbero essere interessati a Matera e al Metapontino anche imprenditori giordani. La fase economica difficile che si registra nel mondo, non spaventa questi investitori: «E’ il momento migliore, secondo noi, nessuno lo fa, mentre per noi queste sono opportunità interessanti. Il settore turistico è quello più adatti perchè la gente ha bisogno di relax. Sotto questo punto di vista Matera e il Metapontino hanno molte potenzialità».
E’ già scoccata la “scintilla” imprenditoriale? Khaled risponde subito: «Porto degli Argonauti». Le ragioni sono fin troppo chiare: «Anche loro sono partner di Welcome Lucania e rappresentano un accessorio importante essendo una marina, con unità immobiliari che vanno dall’appartamento alla villa e servizi a supporto della clientela. Si tratta di una struttura che ospiterà, a progetto finale, oltre 500 persone – spiega Francesco Garofalo – Il nostro prodotto turistico ormai è maturo per ospitare differenti fasce sociali. Matera, d’altronde, è una porta d’ingresso che raggiunge la Magna Grecia». Ieri la giornata si è conclusa con la visita al Golfo di Metaponto e ad alcuni villaggi turistici e relais e con un colloquio con il commissario del Consorzio industriale che si occupa della Pista Mattei, Gaetano Santarsia. «Nasce, a questo punto, anche l’esigenza di voli che potrebbero atterare in quella struttura. Le istituzioni, però, a supporto dovrebbero seguirci. La promocommercializzazione è dei privati, ma le altre istituzioni devono assisterci in questi processi. La fiera del Qatar può essere la miglior eopportunità».
Petrolio e ambiente, come si trova l’equlibrio in Qatar? «Noi ci siamo riusciti. C’è un villaggio di 5000 abitanti che usa solo pannelli solari per l’energia. L’Arabia Saudita, intanto, sta investendo 10 miliardi sul fotovoltaico».
a.ciervo@luedi.it
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