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UN LUNGO corteo di scooter, quelli che lui amava più di tutto, fino alla morte, hanno seguito il suo feretro lungo via Lucana dalla chiesa di Sant’Agnese, nel rione Agna, dove familiari e amici gli hanno dato l’addio.
Così Santino Perrone, vittima a soli 16 anni di un tragico incidente stradale, è volato in cielo in una notte afosa di giugno; il suo scooter e nessun rientro dalla famiglia.
Ieri mattina uno strano silenzio aleggiava nei pressi delle attività commerciali della famiglia. Tapparelle abbassate, bianche. Solo cinque lettere nere su ogni vetrata: Lutto. Pochissimi motorini in giro per le strade della città dei Sassi. Tanti amici con i loro scooter hanno accompagnato l’amico. Adolescenti uniti nel dolore. Questi giovani, che tanto critichiamo, forse respirano con dignità e concretezza; forse più composta di alcuni adulti, strazi a volte più grandi di ogni logica umana. Cielo cupo.
Neanche il vento caldo ha potuto intiepidire i cuori affranti dei genitori, della famiglia e dei tanti amici. Sin da ieri sera, il web ha fatto cerchia, il gruppo di Facebook “Sei di Matera se…” ha optato per il silenzio. Infatti, martedì l’amministratore Antonio Serravezza ha pubblicato un post: “Tutte le attività di questo gruppo sono sospese fino a domani 26 giugno 2014 alle ore 14, partecipando così al dolore che ha colpito la famiglia perrone e tutta la comunità di Matera per la scomparsa del nostro giovane iscritto santino perrone, grazie!”. Prima il post che annunciava al scomparsa del ragazzo, che ha visualizzato oltre 370 “mi piace” e tanti commenti. Matera piange un suo figlio. Tanti i commenti nella home del gruppo, quando si dice che le nuove tecnologie diventano sentimenti, realtà .
Toccante quello di Vita: “Quando succedono queste cose, anche se non conosci lo sfortunato……ti piange il cuore”. Un dolore così è uno strazio per una intera comunità. Porsi delle domande. Quanto è straziante per un genitore non rivedere più un figlio così giovane? Infatti, Chiara scrive: “Un genitore non dovrebbe mai piangere il proprio figlio…. Santino è stato raccontato nel gruppo da una persona che lo conosceva: Carlo. Nel suo post, cliccato da diversi “mi piace” dice: “Ha sempre avuto il sorriso, anche oggi che l’ho visto per l’ultima volta… il sorriso che ha sempre dato a noi amici e a tutti quelli che lui conosceva, ricordo tutti i momenti che si scherzava, perché lui amava farci sorridere e quindi abbiamo passato momenti felici, indimenticabili e che ora purtroppo non ci saranno più … Guardaci da lassù Santino.. Riposa in pace, amicone mio..”.
Scrivere in queste occasioni comporta, oltre l’etica, l’appello a forti vissuti emozionali.
Quando ognuno di noi decide di girare quella chiave. Quando affidiamo le singole vite al cemento. La vita è un soffio. La vita di un giovane sicuramente pieno di sogni e passioni non doveva terminare qui. Adesso quel profilo Fb che destino avrà? Come quello di tanti altri nostri cari: mantenuto attivo dai post e tag di amici e parenti, o lentamente si spegnerà. Oggi, questo non rappresenta un problema, ma col passare dei giorni in tanti digiteranno per per rivederlo, perché chi vive questo dolore e Ama… non riuscirà ad accettare, a crederci.
Ovunque sia Santino ieri è stato salutato da Padre Basilio Gavazzeni in punta di piedi, con una cerimonia partecipata e composta, nel rispetto del profondo dolore dei suoi cari.
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