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POTENZA – Li avrebbe visti arrivare con l’aria spaesata di chi non sa bene dov’è capitato. D’altronde da quelle parti della periferia di Tito, in contrada Martiri verso la torre di Satriano, non passa davvero quasi mai nessuno. Ma quando ha aperto la porta per offrire un bicchiere d’acqua l’avrebbero afferrata, colpita e legata con uno spago da imballaggio. E poteva finire anche molto peggio.
E’ stata ricoverata in via precauzionale all’ospedale San Carlo di Potenza la signora di Tito aggredita ieri mattina in un maldestro tentativo di rapina.
I carabinieri sono sulle tracce dei responsabili ma al momento la donna non è stata in grado di riconoscerli e considerato lo shock subìto i militari hanno deciso di aspettare qualche ora prima di chiederle altri sforzi.
Tutto sarebbe avvenuto verso le 9 e mezzo quando due uomini sono comparsi vicino all’abitazione della donna, una contadina, che li ha visti arrivare da lontano.
Le loro vere intenzioni si sono manifestate poco dopo, ma nella casa, un’abitazione di campagna con alcuni locali annessi adibiti a ferramenta, non avrebbero trovato granché di valore. Per questo se ne sarebbero andati senza portare via nulla.
La donna si sarebbe riuscita a liberare i polsi poco dopo ed è stato il proprietario del fondo vicino a notarla mentre camminava davanti casa in stato confusionale. Così si è avvicinato e appena si è reso conto dell’accaduto ha chiamato soccorsi.
Mentre la signora veniva portata in ospedale i carabinieri hanno setacciato la casa in cerca di tracce ematiche e impronte digitali, prelevando alcuni reperti che potrebbero rivelarsi utili per un confronto con eventuali sospettati.
Il pensiero, infatti, è andato subito a un caso tuttora irrisolto come l’omicidio di Rocco Massaro, il 72enne stroncato da un infarto mentre un rapinatore gli teneva un fazzoletto premuto sulla bocca e l’altro rovistava nella sua modesta abitazione di Oppido. Motivo per cui i militari non sembrano intenzionati a lasciare nulla di intentato per scoprire i responsabili ed evitare che prendano di mira altri anziani con tutti i rischi che questo comporta.
l.amato@luedi.it
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