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MONTALBANO JONICO – Dalle parole ai fatti. Il sindaco di Montalbano, Vincenzo Devincenzis, ha reso noto alle autorità competenti che dalle 12 dei prossimo 1 luglio, avvierà in municipio, all’interno della propria, lo sciopero della fame per protestare contro dipartimento Ambiente della Regione ed Acquedotto lucano, per non aver ripreso, nonostante numerosi solleciti, i lavori delle reti idriche e fognarie. Lo stesso sindaco ricorda come richieste di incontri istituzionali non siano mai state prese al vaglio. Questa la lettera integrale del sindaco, inviata al prefetto, Luigi Pizzi, al questore Stanislao Schimera; al vice questore aggiunto del Commissariato della Polizia di Stato, Roberto Cirelli; al capitano dei carabinieri Compagnia di Policoro, Michelangelo Lobuono ed al maresciallo dei varabinieri della Stazione di Montalbano Jonico, Domenico Laviola: «Si comunica per opportuna conoscenza che a partire dalle ore 12 di martedì 1 luglio, lo scrivente sindaco Vincenzo Devincenzis darà inizio a uno sciopero della fame finalizzato al sollecito della ripresa dei lavori delle reti idriche e fognarie da parte di di Acquedotto lucano, stazione appaltante; le competenze dirigenziali dei lavori sono in capo al dipartimento Ambiente della Regione Basilicata. Prima di giungere a questo gesto estremo, ho avviato già dal lontano mese di gennaio 2014 un’azione diplomatica con Acquedotto lucano e Regione Basilicata, sia con la richiesta di conferenze di servizi mai convocate che con contatti diretti e verbali con i soggetti ed organi competenti. A tal proposito invio tutti gli atti consequenziali per certificare quanto innanzi espresso. Lo sciopero della fame verrà effettuato dallo scrivente nella propria stanza di sindaco, in viale Sacro Cuore, dove è già stato collocato un apposito lettino».
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