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«LA vita di quartiere è così, funziona se la comunità si sente a casa». E a rione Lucania – da queste parti ancora Chianchetta per tutti – c’è ancora quella dimensione a metà tra legami e spirito di iniziativa che permette di riempire tempo e spazi,  garantendo attenzione a tanti che lì vivono.

«Sì, lo sappiamo, la crisi. La viviamo ogni giorno incrociando storie drammatiche – racconta Orazio Colangelo, presidente del comitato di quartiere del rione – Ma che cosa dovremmo fare? Aspettare?». Lo spirito di solidarietà, in quel quartiere, produce cose belle: iniziative, sostegno, persino eventi che promuovono aggregazione e, contemporaneamente, sono la via immediata all’autofinanziamento.

«La crisi economica ha messo in ginocchio molte famiglie, procurato difficoltà a tanti e aggravato situazioni di disagio. In questo contesto, l’intervento delle pubbliche amministrazioni si è contratto su molti servizi. Aspettare che le cose arrivino non è più la scelta migliore, anche perché si potrebbe aspettare a lungo».

Per questo a Chianchetta «le cose si fanno in casa», sempre con una chiamata collettiva della popolazione rionale.

Raggiungere il rione in queste sere d’estate è sempre un’esperienza di grande gioia e movimento.

«Da anni il comitato di quartiere, con alcuni volontari, il centro di aggregazione giovanile e il contributo della farmacia Trerotola, ha provato a organizzare un calendario di appuntamenti per rendere più piacevole la permanenza in città».

Non è solo un modo per garantire intrattenimento per chi non può magari concedersi una vacanza. «Ma è così che riusciamo a tenere i contatti con gli anziani del rione, a far stare insieme i ragazzi».

Provvedendo al rione. Come per le giostre per i più piccoli che saranno installate nei parchi del quartiere. «Acquisteremmo e installeremo in pochi giorni diversi giochi, grazie all’autofinanziamento». I fondi saranno raccolti nel corso di una serata a base di anguria che si svolgerà nella piazza del rione, domani sera, a partire dalle 20.30.

Nel frattempo, continua con regolarità il cartellone dell’estate rionale. Ogni sera lezioni sportive all’aperto (di zumba fitness con l’insegnante Loredana Baldassarre o di step tonic con Giovanni Ginefra). È già stato inaugurato il torneo di calcio dedicato a Riza Doko, un bambino molto amato nel rione, scomparso l’anno scorso. Ogni venerdì, da luglio, nel quartiere ci sarà un appuntamento musicale. Presto prenderanno il via i tornei di carte. «Riusciamo a organizzare tutto grazie all’impegno e al contributo volontario di professionisti della città che hanno aderito a questo nostro modo di vivere il quartiere». La stessa modalità incrociata da alcuni rifugiati arrivati in Italia da Ghana e Bali che la Prefettura ha sistemato nel rione. «Vivono il quartiere in un clima di grande integrazione. I ragazzi del rione chiedono di parlare inglese e francese». Piccole cose che danno il senso di un pezzo di città in cui «si riesce a stare insieme, dando ognuno quel che può». 

s.lorusso@luedi.it

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