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«Le guide abusive non ci sono più. E’ un fenomeno che abbiamo superato, oggi la situazione si è modificata e ci sono dei promotori molto aggressivi che consegnano dei volantini alle persone ma che non operano nell’illegalità».

A dirlo il sindaco di Matera Salvatore Adduce ed a confermarlo il Questore della città Stanislao Schimera. La situazione, che in alcuni punti risulta ancora ben visibile, non sarebbe più quella di prima e soprattutto non avrebbe niente a che fare con i fenomeni di illegalità e di abusivismo che c’erano stati nel passato anche grazie all’aumento dei controlli da parte delle forze dell’ordine ed all’introduzione di guide autorizzate.

«Noi abbiamo provveduto negli ultimi giorni a verificare quello che stava succedendo e abbiamo riscontrato proprio questo che il fenomeno delle guide è stato debellato, si tratta di una cosa diversa e cioè di promoter che però non operano nell’ambito dell’illegalità». Sulla stessa linea il sindaco della città Salvatore Adduce che ha spiegato in maniera chiara che «mi sono applicato su questo tipo di argomento, cercando di capire se e cosa stava succedendo. In realtà abbiamo riscontrato questa modificazione che non ha niente a che fare con le guide abusive e che è un fenomeno che opera nei limiti della legalità». Di fronte all’ipotesi che i punti di attrazione dei turisti possano essere cambiati e che vi siano ancora persone che inseguano i turisti per dargli delle informazioni o che li fermino a passeggio per strada per proporsi come guide e per visitare la città il Questore ha risposta che «questo fenomeno non esiste, non ne abbiamo riscontri».

I controlli messi in campo dunque sulla questione dell’abusivismo hanno in qualche modo chiarito, almeno a livello istituzionale la situazione con il presidente della Provincia Franco Stella che ha aggiunto e spiegato come «in realtà questo tipo di situazioni sono cambiate ma è comunque utile ad esempio utilizzare alcuni accorgimenti, magari con l’utilizzo di personale in borghese delle forze dell’ordine per riuscire a contrastare e controllare meglio il fenomeno che può essere indubbiamente preoccupante soprattutto per coloro che arrivano in città». 

p.quarto@luedi.it

 

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