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IL risultato complessivo è per molti un successo per l’amministrazione comunale. Con l’approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2013 a maggioranza del Comune di Potenza, infatti, per alcuni consiglieri si è semplicemente evitato il peggio, e cioè una possibile caduta dell’amministrazione De Luca che avrebbe mandato nuovamente nel caos il capoluogo di regione. Il caos, però, per qualcun altro continua comunque a regnare sovrano. Quattro i voti contrari su 27 favorevoli: Cannizzaro, Giannizzari, Fanelli, Guarente.

Cannizzaro, come lui stesso ama sottolineare, non usa il politichese e dice: «Penso che coloro che hanno votato a favore l’abbiano fatto solo per raggiungere il quorum. Deve essere successo qualcosa tra la prima seduta e la seconda rispetto a chi aveva votato contro la prima volta, una trattazione di cui io non sono a conoscenza e alla quale non sono stato invitato a partecipare, che ha portato a cambiare idea temendo che con il voto negativo anche di alcuni del centrosinistra il sindaco sarebbe caduto». E aggiunge:  «Io sono coerente con quanto espresso in campagna elettorale. Evidentemente per gli altri era solo un modo per prendere voti». I motivi del no sono sia di ordine tecnico che politico.  «Non si può cancellare il passato – prosegue Cannizzaro – tra l’altro ci sono voci in bilancio che un anno compaio e un anno no. Ho intenzione di chiedere una Commissione d’inchiesta per questo. C’è poi la questione della spesa corrente di cui nessuno ha parlato e di cui non abbiamo contezza». E’ mancata “umiltà e responsabilità” secondo il consigliere da parte del centro sinistra. Un centro sinistra che Iudicello in consiglio difende a spada tratta alle accuse di Cannizzaro: «Non è il centro sinistra che chiede un voto sul bilancio ma è l’amministrazione che lo chiede e nessuna spocchiosità si è registrata negli interventi dei consiglieri del centro sinistra».

Insomma, l’unità amministrativa sembra essere solo una facciata, nonostante le parole di conciliazione del sindaco De Luca che afferma:  «Sono stato aggredito dai problemi che anche i miei predecessori hanno subito negli anni. Capisco le difficoltà che hanno avuto Santarsiero e Campagna. Ora le ho io. Dobbiamo andare verso piano di riequilibrio che deve consentire alla città nei prossimi due o tre anni di uscire da una situazione di difficoltà». Come fare? «Sappiamo che determinate scelte politiche vengono fatte in ragione del consenso – continua – c’è corto un circuito tra politica ed amministrazione. La necessità di avere consenso impedisce di essere un buon padre di famiglia» ecco le ragioni per le quali il Comune avrebbe bisogno «non di un consenso a breve termine ma a lungo termine, che si determina quando amministri bene e chiedi conferma ai cittadini». Sul bilancio, invece, aggiunge: «Con l’assessore Martoccia abbiamo iniziato insieme una interlocuzione istituzionale con chi questo bilancio dovrà esaminarlo per risolvere il problema che c’è ovvero quella norma che stabilisce che se non viene approvato il consuntivo c’è lo scioglimento del Consiglio. La sezione di controllo della Corte dei conti ci ha tracciato la linea per risolvere problema: il bilancio consuntivo 2013 deve essere seguito da un piano di riequilibrio che sarà anche discusso in sede della Corte dei conti. Andremo dalla Corte dei conti per l’esame di bilancio 2012 e del consuntivo 2013 e parlare del piano di riequilibrio, arrivando a quest’ultimo in un modo concordato con la sezione della Corte dei Conti». Torna poi sulla strada della riconciliazione e dice: «Dall’amministrazione precedente abbiamo ereditato il consuntivo ma anche risorse per alcuni settori come per la raccolta differenziata e il “Piano città” che ci darà la possibilità di risolvere il problema di Bucaletto. Abbiamo il fondo di sviluppo e coesione che ci lascia 22 milioni di euro da programmare. Stiamo interloquendo con regione Basilicata per avere la possibilità di rimodulare progetti». Infine, quello che è sembrato un appello corale: «La riorganizzazione della macchina comunale la voglio condividere con tutti i consiglieri perché ci sono scelte strategiche da fare. Vi voglio dare massima apertura. Sono convinto che tutti abbiamo interesse di fare bene per la nostra città. Ecco perché sono convinto che intorno agli interessi della potremo trovare insieme una buona sintesi».

 

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