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POTENZA – L’obiettivo è lo stesso, ma la palla in rete, Forza Italia intende metterla da sola. E dopo la recente approvazione del disegno di legge voluto dal governatore Pittella per l’esclusione delle royalty dal patto di stabilità interno – un ddl che comunque rischia di essere impugnato davanti alla Corte costituzionale – il deputato Latronico tenta il colpaccio utilizzando un altro veicolo. L’occasione gli arriva dal Dl sugli enti locali attualmente in discussione in Commissione, alla Camera. Attraverso un emendamento all’articolo presentato dall’onorevole di Nova Siri, al cui testo hanno collaborato anche i consiglieri regionali, Napoli e Castelluccio. Un’aggiunta, tecnicamente l’articolo 5 bis, che recita: “La Regione Basilicata è autorizzata ad escludere dal computo del patto di stabilità interno i pagamenti effettuati a fronte di spese di investimento in conto capitale per un importo corrispondente a quello delle risorse autonome di natura né retributiva. Nè sanzionatoria iscritte nel titolo primo delle entrate del suo bilancio di previsione, in aggiunta a quelli consentiti in attuazione dei principi dall’articolo 1, comma 448, della legge numero 228/2012”. Il linguaggio è molto tecnico, ma anche se la parola royalty non compare mai, il significato – garantisce Latronico nella conferenza stampa convocata ieri mattina nella sede del partito di via del Gallitello – «è proprio quello»: i proventi derivanti dalle attività estrattive devono essere tenute fuori dal patto di stabilità. A patto che – è questa è la portata rivoluzionaria dell’iniziativa, sottolineano sia Latronico che Napoli – vengano destinati alla spesa per investimenti e non a quella corrente. Niente più tappi ai buchi delle casse della Sanità, per intenderci, o programmi di Forestazione. L’emendamento già presentato alla Commissione dovrà essere ora dovrà essere valutato. «Ho chiesto – ha spigato Latronico – a tutti i miei colleghi di sostenerlo. E soprattutto ci aspettiamo che il Governo Renzi intenda mantenere gli impegni assunti, anche attraverso le rassicurazioni espresse dal ministro Guidi in vista in Basilicata. I tempi sono maturi. E questo, a mio avviso, è il precorso giusto da intraprendere per ottenere il risultato. Con evidenti interessi anche per il Governo centrale che vedrebbe così liberate le risorse destinate agli investimenti». Un’iniziativa che porta il marchio del partito e che il deputato “azzurro” non ha condiviso con il tavolo dei parlamentari convocato dal governatore Pittella dopo l’approvazione del ddl regionale. «Perché – ha spiegato il parlamentare – in aula si lavora così: appena si è presentata l’occasione di presentare l’emendamento, l’ho fatto subito, senza perdere ulteriore tempo». Semmai, il sostegno collettivo, Latronico lo chiede a posteriori. Quando sarà il momento di votare l’integrazione all’articolo che Latronico spera possa essere approvato prima della pausa estiva. E’ chiaro che Forza Italia di Basilicata sia intenzionata a mettere la propria bandiera sulla partita del petrolio in regione.
Potendo vantare anche un altro risultato conseguito di recente e ricordato nella conferenza stampa convocata ieri mattina. Ovvero il testo inserito nel Dl Competitività approvato con la fiducia al Senato che esclude tra beneficiari del fondo che finanzia il bonus idrocarburi i territori interessati da gassificatori. Si tratta di una modifica all’articolo 45 che, per intenderci, eliminerà la possibilità che si ripeta un secondo caso Veneto. A cui, dopo un lungo iter di giustizia amministrativa, il Consiglio di Stato aveva riconosciuto il diritto di rivendicare una parte di quel tesoretto che attualmente serve a diminuire il costo della benzina alla pompa per i lucani.
«Un doppio risultato – ha commentato il coordinatore di Potenza, Nicola Pagliuca – che dimostra come sulle questioni del petrolio Forza Italia continua a fare tanto ed è il partito che ha fatto di più: dalla tanto contestata card idrocarburi, al memorandum inizialmente osteggiato a sinistra».
m.labanca@luedi.it
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