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Assessore, come ha preso la notizia del sequestro dell’ex Siderpotenza?
«Molto male. Con grande preoccupazione. Sono preoccupato per quanto gli esperti della Procura possono aver rilevato, e il pensiero qui va anzitutto all’ambiente e agli abitanti di Bucaletto. E sono preoccupato per gli operai della fabbrica e per la ricaduta produttiva e occupazionale che questo potrà avere. Vede, quando accadono fatti simili, non c’è mai un vincitore, si perde tutti».
Ma non si tratta di un disastro annunciato? Molti avevano segnalato la presenza eccessiva di componenti inquinanti.
«Mah, guardi, da che sono arrivato io qui in Basilicata mi pareva che il trend si fosse invertito. L’impresa, nell’autunno scorso, aveva svolto importanti investimenti per migliorare il processo produttivo e ridurre l’impatto ambientale e le emissioni in atmosfera si erano ampiamente ridotte. Così almeno emergeva dalle ultime campagne svolte da Arpab. Evidentemente, peró, non è così. Se il magistrato ha disposto la chiusura dell’impianto vorrà dire che le emissioni sono a tutt’oggi eccessive, non immagino di sì, e sono curioso di leggere, nella sua interezza, il provvedimento. La chiusura di un impianto produttivo è infatti davvero l’ultima ratio e quindi significa che il giudice non ha avuto alternative. Gli accorgimenti prescritti dal Gip, per quello che ho potuto comprendere, mi paiono relativamente modesti. Qualcosa quindi mi sfugge, cercherò di capire meglio leggendo il provvedimento adottato».
Un consulente del pm riesce a fare le analisi che il plotone di agenzie e consulenti della Regione non sono riusciti a fare.
«Guardi, avrà notato che da quando sono arrivato ho messo sulla vicenda la massima attenzione e ho sollecitato ampiamente Arpab a fare tutte le indagini necessarie. Da quanto era emerso non vi erano elementi per rinvenire una responsabilità dell’ex Siderpotenza sugli inquinanti dispersi in atmosfera e rinvenuti nei deposimetri, che peraltro erano in sensibile attenuazione, specie le diossine».
Significa allora che Arpab ha lavorato male?
«Mi consta che le analisi sulle diossine siano state fatte da Arpa Puglia. Quindi non penso. Tuttavia occorre che Arpab, nel suo nuovo corso, colmi immediatamente le lacune funzionali che ha palesato. Non ho lesinato critiche nei mesi passati e voi lo sapete bene. In ogni caso, qui il tema sembrerebbe diverso ma è presto per dirlo, senza aver letto le carte».
Il consigliere Gianni Rosa chiede le sue dimissioni.
«Il consigliere Rosa svolge la sua azione politica, è evidente; da oppositore attacca la giunta Pittella. Ma dimentica che il problema viene da lontano ed è facile prendersela con l’ultimo arrivato. In ogni caso, non credo che Rosa possa disconoscere l’attivismo che io ho profuso sulla vicenda di Bucaletto. Vede, entro un mese dal mio arrivo mi sono recato due volte sul posto, una volta per vedere l’impianto, una per incontrare i cittadini. E questo venne avvertito con stupore e non senza qualche critica. “Il nuovo arrivato” che pensa di risolvere, di slancio, “vecchi problemi”. Ricorda? Ho poi dedicato almeno una decina di incontri a ricevere comitati, a confrontarmi con altre istituzioni locali, con gli enti di controllo, inaugurando anche un tavolo della trasparenza, nell’ambito del quale abbiamo offerto ampi riscontri, dati, informazioni ai cittadini. Poi ho esortato Arpab, a piú riprese e per iscritto, a svolgere ulteriori indagini e a darci informazioni, molte delle quali ci sono state date.
Ci siamo poi attivati in mille altri modi, ad esempio nel riattivare il tracciato ferroviario del distretto industriale, onde evitare che centinaia e centinaia di camion continuino ad andare avanti e indietro in quell’area, sotto il naso degli abitanti. Sa, quando poi si riscontrano quantità elevate di benzo(a)pirene nei deposimetri non ci si può stupire, specie in prossimità di un’arteria come la Basentana. Il ripristino di quel tracciato è stato inserito, tra le iniziative prioritarie, nella programmazione dei fondi europei. Insomma, a dire di tutti, non è mai stato profuso tanto impegno e tante attività sul tema Bucaletto. Non credo di avere quindi nulla da rimproverarmi. In ogni caso, aspettiamo di conoscere nel dettaglio il provvedimento e poi ciascuno si prenderà le proprie responsabilità».
l.serino@luedi.it
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