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LAGONEGRO – La Procura della Repubblica di Lagonegro ha aperto un fascicolo, nel quale al momento risulta indagata una sola persona, dopo la denuncia presentata da una coppia di Castelsaraceno per il feto di una bambina, giunto alla trentaseiesima settimana di gestazione, nato morto nella struttura ospedaliera di Lagonegro.
La persona indagata è l’ostetrica in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale durante la visita medica fatta dalla madre, che lamentava forti dolori, e al termine della quale la donna è stata rimandata a casa con la prescrizione di sottoporsi a un nuovo controllo l’indomani, dopo essere stata sottoposta come da lei stesso confermato ad un tracciato e ad una ecografia da cui non si erano riscontrate anomalie secondo i medici di turno.
Ma durante la seconda visita il giorno dopo purtroppo i sanitari si sono accorti che il cuore del feto aveva smesso di battere e ne hanno dichiarato il decesso. Da qui la decisione dei genitori di sporgere denuncia alla procura di Lagonegro che ha così aperto un fascicolo di indagine per risalire ad eventuali responsabilità dell’azienda sanitaria.
L’addetto stampa dell’Asp, Regina Cozzi, attraverso un comunicato diffuso nella giornata di ieri, precisa che da subito è stata avviata un’indagine interna nel pieno della trasparenza per approfondire quanto accaduto ed accertare eventuali responsabilità, sottolineando che contestualmente è stata predisposta un’autopsia sulla neonata di cui si attendono i risultati.
Nell’ospedale quindi si cerca di effettuare quegli accertamenti interni per capire se ci sono effettivamente responsabilità dirette dell’ostetrica attualmente indagata. Quindi da un lato ci sono le indagini della procura, dall’altra le indagini della stessa azienda ospedaliera.
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