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SI E’ TENUTO nella mattinata di ieri, presso la Sala consiliare della Provincia di Potenza, un incontro a valenza ‘informativa’ tra il presidente dell’ente Provincia, Nicola Valluzzi, e i sindaci del potentino. Un summit necessario, ha spiegato Valluzzi, «affinché i primi cittadini dei 100 Comuni della provincia di Potenza abbiano chiaro da un lato il nuovo procedimento elettorale, dall’altro, e sopratutto, la reale situazione finanziaria in cui versa l’ente».
Argomenti, la situazione economica e il riassetto delle Province, al centro non solo della cronaca ‘territoriale’ ma anche di quella nazionale.
Valluzzi ha parlato ai sindaci di decreti ministeriali, nello specifico di quello Delrio, menzionando le difficoltà a cui sono state sottoposte fin qui tutte le Province italiane.
«Veniamo da un triennio -ha sottolineato il presidente- di reiterati tagli economici. Non si faccia l’errore, però, di credere che non ci saranno più provvedimenti dello stesso tipo».
Ed infatti un ulteriore taglio di oltre 6 milioni di euro si è venuto ad aggiungere a quei 61 milioni già persi nel corso di questa ‘stagione drammatica’ per le Province d’Italia.
«Alla luce di queste notizie è chiaro -ha commentato ancora Valluzzi- che verrà vanificato ogni sforzo profuso e verranno annullati gli effetti della stessa procedura di riequilibrio finanziario approvata, lo scorso febbraio, dalla Corte dei Conti».
Se il tema Province tiene ancora banco a livello nazionale, e se si è tanto discusso, e ancora si discute, sulla loro abolizione, la realtà, ha detto Valluzzi ai sindaci, “è ben diversa”.
Le Province, infatti, non cessano di esistere. Vengono annullate le indennità di presidenti ed assessori, vengono abolite le elezioni e cambia qualcosa a livello di responsabilità territoriale ma i servizi essenziali, quali scuola, manutenzione delle strade, trasporto pubblico, piano neve ed ambiente, per fare degli esempi, restano di competenza provinciale.
«Ad esercizio finanziario in corso – ha detto Valluzzi – i bilanci si troveranno nuovamente a fronteggiare riduzioni di entrata non più sostenibili. A risentirne sarà innanzitutto la gestione e la manutenzione di strade e scuole».
È necessario ricordare, a questo proposito, che i plessi scolastici gestiti dalla Provincia di Potenza sono 94 e 2600, invece, sono i km di strade che rischieranno il quasi totale abbandono.
L’ente, infatti, se non ci sarà l’aiuto, così come richiesto recentemente in sede di seconda commissione consiliare, della Regione Basilicata, dovrà far affidamento sulle sue sole entrate economiche.
Queste, ha spiegato il presidente Valluzzi, «provengono da un piccolo trasferimento statale e dalle tasse su RC Auto e immatricolazione di nuovi veicoli».
«Due voci di spesa -ha detto Valluzzi- in netto calo tra i cittadini che si trovano a dover fronteggiare un lungo periodo di crisi».
Di fronte a queste premesse, non rischiare il tracollo, e quindi il dissesto di bilancio, sarà impresa ardua.
«Se ciò dovesse accadere -ha spiegato il presidente della Provincia di Potenza- a farne le spese sarebbero ovviamente i cittadini che si troverebbero aumentate le tasse con cui l’Ente si sostiene».
Parlare di tutto questo con i sindaci del comprensorio, ha concluso Valluzzi, «è fondamentale perché, ormai, le Province saranno costituite realmente dai primi cittadini dei Comuni che le compongono, ed è bene che tutti conoscano le linee guida tanto per le prossime elezioni quanto della situazione finanziaria».
A presidente della provincia, infatti, saranno eleggibili i sindaci il cui mandato scada non prima dei 18 mesi dalla data di svolgimento delle elezioni, anche questa al vaglio di recentissime discussioni, e, in sede di prima applicazione, anche i consiglieri provinciali uscenti.
I sindaci devono però sapere che faranno i presidenti senza portafoglio e che, come ha voluto sottolineare l’attuale presidente, «si troveranno di fronte a numerose difficoltà e ad un trattamento diverso rispetto ai loro colleghi delle aree metropolitane».
Se è vero, infatti, che i tagli hanno riguardato tutte le Province, è altrettanto vero che esiste un’iniquità della forbice di tagli tra i singoli enti italiani e quello di Potenza, nello specifico, è tra i maggiormente colpiti con un taglio sulle sole entrate del 2011 pari a quasi il 61 per cento, dato questo secondo solo alla Provincia sarda di Medio Campidano i cui tagli sono pari al 63 per cento.
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