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NON solo prima ma anche durante e dopo l’attività motoria è necessario bere l’acqua, preferibilmente quella “liscia”, a piccoli sorsi ed insalivandola, per equilibrare la perdita dei liquidi dovuta alla sudorazione.
Un valore ragionevole sarebbe compreso fra i 0,4 e i 0,8 litri d’acqua per ciascuna ora d’attività, da bere in più somministrazioni.
Molti sportivi ed anche tanti bambini, purtroppo, fanno uso di bevande addizionate con sali minerali e zuccheri.
Come al solito, gli interessi delle industrie, che vendono tali prodotti, prevalgono sull’educazione alla salute e manca una corretta informazione sull’uso corretto di questi integratori.
Quando i giocatori di tennis o i maratoneti vengono ripresi dalle telecamere mentre usano queste bevande di colore arancione o giallo, il telespettatore ignora che l’atleta, se perde più di due litri e mezzo o tre litri d’acqua durante la sudorazione, ha la necessità di bere una bevanda con l’aggiunta di 5 g. di glucosio, di 12 ml. di magnesio, di 20 mg. di potassio e di 35 mg. di sodio per ogni 100 ml. d’ acqua.
Nella maggior parte dei casi, invece, la sola acqua è sufficiente a tenere sotto controllo i meccanismi di sudorazione di atleti che perdono meno di due litri di elettroliti.
Mediamente 200/300 grammi di frutta fresca di stagione dopo l’allenamento o la partita compensano la perdita di potassio, di calcio e di magnesio di un litro di sudore.
Il prof. De Pascalis nel suo libro “Personal Trainer” scrive che “questo atteggiamento, oltre che superfluo, determina un’ulteriore presenza nel torrente ematico di sali che, non potendo essere assimilati a livello cellulare, devono essere espulsi tramite filtraggio renale. Alla lunga, questa condizione può compromettere la piena efficienza del nefrone e portare ad un precoce invecchiamento come conseguenza di depositi minerali e calcificazioni nei vasi sanguigni”.
L’uso degli integratori, dunque, è necessario quando si perdono più di due litri e mezzo di sudore, in condizioni di elevata performance e di un clima caldo e umido, durante gli allenamenti e le competizioni di lunga durata ed intensità (mediamente oltre le due ore); risulta, invece, assolutamente privo di fondamento nella comune pratica sportiva, finendo, perfino, di vanificare parte del lavoro fatto per perdere peso, a causa della presenza del glucosio.
La presenza dei distributori automatici di queste bevande nelle scuole e nelle palestre frequentate dai bambini, quindi, è altamente diseducativa.
Se l’attività sportiva dovesse produrre acidità gastrica, evento frequente nelle maratone e mezze maratone, l’addizione di una piccola quota di magnesia bicarbonato migliorerebbe la situazione.
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