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C’È una città che vive in serie A e una in serie B? Si direbbe proprio di sì, a giudicare dalle foto che mostrano luoghi e quartieri a pochi passi dal centro in linea d’aria dove è difficile camminare a piedi o gettare un fazzoletto di carta in un cassonetto.
L’estate è, come sempre, un periodo dell’anno in cui passeggiate o itnerari di jogging diventano il passatempo quotidiano. Difficile farlo se si scelgono zone come Acquarium o via Annibale di Francia.
Non mancano, però, anche zone come via don Luigi Sturzo dove il riposo su una panchina è reso difficile dall’erba alta che la circonda.
Insomma, ecco la città di cui ci si dovrebbe occupare, che ha bisogno di manutenzione.
Il tentativo, in verità, si deve registrare: alcuni operai ieri mattina stavano avviando operazioni di sfalcio dell’erba in via Gravina. Un buon segnale che però è insufficiente se si considerano i numerosi casi di incuria in città.
Il verde pubblico, inutile dirlo, è il vero biglietto da visita di una città, ne mostra il grado di civiltà e rispetto della cosa pubblica sia da parte delle istituzioni che dei cittadini e Matera, che installa rotatorie ricche di essenza varie in alcuni rioni, ne dimentica invece altre come quella di Aquarium o di via Gravina.
C’è un’altra sfida in corso, è quella che serve a trasformare questa città e i suoi cittadini in espressione di civiltà con pari attenzione sul verde e sui luoghi pubblici che meritano rispetto.
In modo altrettanto deciso i poliziotti di quartiere e la polizia municipale dovrebbero applicare le norme previste per chi deturpa i beni pubblici, sporca le strade con le deiezioni dei propri cani o imbratta i muri.
E’ anche così che forse si riuscirà a instillare il piacere di godere della propria città pulita, abbellita, pronta a ospitare i turisti e i cittadini che la abitano.
Sembra un’altra buona sfida.
a.ciervo@luedi.it
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