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POTENZA – Polemica rovente all’ombra della programmazione degli eventi estivi. Da un lato la pasionaria del Pd potentino Lucia Sileo, dall’altra il “fratello d’Italia” Alessandro Galella. In mezzo l’assessore De Francesco.
A scatenare la singolar tenzone a suon di comunicati, un matrimonio privato “inserito” nella programmazione culturale. La Presidente della IV commissione nel rimanere «esterefatta» «perchè nell’annunciato elenco della nuova programmazione culturale dell’estate potentina sia presente un matrimonio privato e/o altre iniziative che di “evento” non hanno assolutamente nulla» ha sottolineato da una parte che si tratta di «richieste di autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico o spazi comunali accolte dal  Comune come sempre hanno fatto gli Uffici nelle precedenti amministrazioni» dall’altra ha mandato – pur non nominandolo – una stoccata al collega Galella tacciandolo di «atteggiamento molto poco istituzionale» per aver «convocato nella sala commissioni arbitrariamente le associazioni culturali della città» «prima ancora della formale costituzione ed avvio dei lavori della IV Commissione, organo preposto alla discussione e valutazione dei programmi».
Insomma una invasione di campo “indigesta” alla consigliera del Pd. «Credo – ha concluso nella sua disamina – che questa città sia stata abituata a ben altri eventi culturali e che questo tipo di programmazione rappresenti una involuzione culturale per la nostra comunità». Galella dal canto suo non se l’è tenuta. Anzi. Prima su Facebook e poi con un comunicato ufficiale, ha risposto per le rime accusando la Presidente della IV commissione di «inesperienza» e che pertanto «farebbe bene ad utilizzare nei suoi comunicati i termini consoni e ad inquadrare le cose che descrive nella reatà e non nella fantasia». Il consigliere di “Fratelli D’Italia” entra poi nel merito della questione. «Non so come meglio il neo Presidente avrebbe potuto disegnare il perfetto ritratto di un modo di fare politica che da troppo tempo oramai è solo la causa principale della mortificazione di un’intera città. Prima di tutto – continua – fino a prova contraria rientra nelle piene facoltà di un consigliere comunale il poter invitare e convocare chiunque» «quindi di arbitrario resta solo la sua entrata a gamba tesa sulle attività di contatto tra consiglieri e il mondo dell’associazionismo». E aggiunge: «Le diverse riunioni sono servite infatti prima di tutto per affrontare il problema delle iniziative che si realizzavano nell’imminenza del post elezioni e per non far mancare alle associazioni una semplice attività di supporto e di informazione in questo periodo di transizione dalla vecchia alla nuova Giunta e nello stesso tempo cercare di creare un momento di incontro tra tutte le diverse parti interessate a questo tipo di argomento». Galella definisce «vergognosa» e «completamente falsa» l’accusa mossa dalla Sileo «di aver utilizzato questi incontri per fini solo politici e di parte».
«Ovviamente – riprende Galella – e volutamente lo stesso Consigliere omette di parlare di ciò che di più bello invece è avvenuto nel corso delle riunioni e cioè la creazione di una sinergia spontanea fra associazioni, singoli e referenti dei quartieri».
«Grazie a Dio – conclude – lo spontaneo impegno di queste associazioni non ha alcun bisogno dei tempi istituzionali di cui scrive il consigliere del Partito Democratico, i tempi di un modo di concepire la politica obsoleto che dimostra ancora una volta di non perdere occasione di scavare un profondo fossato tra le esigenze e le aspettative dei cittadini e le assurde logiche della politica». Solo per la cronaca. Accanto al “programmato” matrimonio nella sala degli specchi del 2 agosto prossimo, nell’elenco degli eventi di nuova programmazione spiccano anche: una mostra fotografica nella cappella dei Celestini (fino al 30 luglio), Cacciari nel ridotto del Teatro (2 agosto), una gara amatoriale di “Carretti” (3 agosto), la festa rionale di San Rocco (16 agosto) e la manifestazione “Vite a colori” in piazza Don Bosco (30 agosto). La polemica dunque è servita. E dopo un avvio di nuova legislatura con poche scaramucce (vedi l’elezione del Presidente del Consiglio, ma anche la nota in basso dell’opposizione), l’estate “apre” di fatto una nuova fase, dove anche «un matrimonio» può essere motivo di polemica.

 

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