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 «È bello essere a casa”. Così in italiano, il sindaco di New York, Bill De Blasio, ha salutato la città di Grassano (Matera) da dove nel 1901 la nonna materna, Anna Briganti, emigrò verso gli Stati Uniti.

«La prossima volta che verrai a Grassano vorremmo ospitarti come presidente degli Stati Uniti”: è, invece, l’augurio fatto dal sindaco di Grassano, Francesco Sanseverino a Bill De Blasio, primo cittadino di New York tornato in Basilicata da dove emigrò la nonna materna agli inizi del Novecento.

Il presidente della Regione, Marcello Pittella, invece ha detto che «la Basilicata può moltiplicare i De Blasio. «Con le sue eccellenze la nostra regione – ha aggiunto il governatore – può collocarsi in tutto il mondo». 

Sanseverino ha inoltre raccontato che nel 1926, 25 anni dopo essere emigrato negli Stati Uniti, la nonna materna di De Blasio, Anna Briganti, inviò 10 dollari per le famiglie
grassanesi che avevano perso quattro persone, componenti della banda musicale del paese, morte in un incidente stradale di ritorno da una esibizione. 

De Blasio, che ha parlato sia in italiano sia in inglese, ha più volte ribadito che «quando combatto per una città migliore penso sempre a quello che mi ha insegnato mia madre, e a quello che lei mi ha raccontato di mia nonna Anna. Le donne di Grassano – ha continuato De Blasio – sono donne forti e per questo io ho scelto come moglie una donna forte, che sta insegnando a mia figlia ad essere una donna forte».

Il sindaco di New York ha ricordato di aver ricevuto «con commozione le foto della gente di Grassano che esultava per la mia vittoria alle elezioni. Sono stato orgoglioso, soprattutto per i complimenti dei giovani che sono la speranza di Grassano».

«Questo – ha concluso De Blasio – per la mia famiglia è un posto speciale: ha vissuto il sogno americano non dimenticando mai l’orgoglio delle proprie radici». 

Di Blasio è stato accolto da bagno di folla. Accompagnato dalla moglie e dai figli, ha salutato subito, nella piazza di fronte al municipio, il sindaco, Francesco Sanseverino, e il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.  Poi, dopo un breve rinfresco in Municipio, ha incontrato i cittadini di Grassano in piazza e ha visitato la casa natale della nonna. 

Sono 95 i giornalisti accreditati nel paese lucano, dove è nata la nonna materna del sindaco di New York. 

 

 

Un quadro di Franco Artese – l’artista che ha realizzato presepi ancora oggi visitati in diverse città del mondo (uno è anche stato esposto in piazza San Pietro, a Roma) – è fra i doni che saranno consegnati al sindaco di New York. Il quadro – che misura 60 centimetri per 70 – raffigura uno scorcio del centro storico di Grassano, paese natale della nonna di De Blasio. L’opera è stata donata a De Blasio dal sindaco di Grassano, Francesco Sanseverino.

A De Blasio sarà donato anche un cd contenente la canzone «L’America è italiana», scritta da Gianni Belfiore, autore anche di canzoni cantate da Julio Iglesias. Il testo, che
celebra la tenacia di tanti italiani arrivati a Ellis Island, cita gli «spicchi della grande mela, un succo difficile da bere e di giustizia sociale come arma del potere. Grazie a te e a Cristoforo Colombo, sembra una cosa strana. L’America non è inglese. L’America è italiana». Nella lista dei regali anche una tuta del «Marathon club» e un profumo realizzato da Carmelina Guastamacchia a base di essenze di ulivo e ginestre.

 

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