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MATERA – I non-monaci partono. A sei mesi dal loro arrivo i partecipanti a questo progetto pilota oggi torneranno a Londra, in Svizzera, in Norvegia. I giorni trascorsi nei Sassi si sono trasformati in progetti che ora i cittadini potranno, anzi dovranno trasformare in idee concrete. Utilizzando il link Unmonastery (https://matera.unmonastery.org/it/projects) si diventa parte integrante di un meccanismo utile alla città, ad esempio per risparmiare energia, ritrovare le tradizioni del passato, mappare i trasporti. Ci sono 10 motivi per cercare di capire cos’è stato UnMonastery e stanno tutti nei progetti nati.
Il primo è la Mapping yhe commons : Katalin Hausel, Maria Byck e Lucia Caistor hanno utilizzato il rione Piccianello come tavolozza su cui sviluppare percorsi turistici alternativi, video con gli abitanti e passeggiate etnografiche a piedi lungo il solco dei ricordi e delle caratteristiche nascoste. Ne è nata una piattaforma web sviluppata su più fronti.
Open tech School: Kei Kreutler si occupa di alfabetizzazione tecnica e così ha pensato ad una sorta di scuola gratuita in cui si incoraggi a qualsiasi età, la possibilità di diventare insegnanti attraverso una rete globale di appassionati di tecnologia a supporto dell’istruzione accessibile.
Epelia : Maria Piera Sarra ha messo a punto un vero e proprio shop on line per piccoli produttori alimentari che riducono costi e creano nuova occupazione. Si comincia con la Germania perchè ha l’85% della vendita alimentare gestita da quattro grandi catene di distribuzione. Il progetto è arrivato tra i primi 10 all’European Social Innovation Competition di Bruxelles.
Inseguitore solare Open source: Marc Schneider ingegnere del software ha progettato un sistema che segue il sole durante la giornata (come fanno i girasoli) e aumenta del 40% la produzione di elettricità rispetto ai pannelli solari con software e hardware open source.
Orto idroponico: Mimì Coviello, Marc Schneider, Juliana Van Hemelryck, Fransco Muscio, Agri-Netural hanno usato la scheda open source Arduino e monitorato un orto idroponico che usa tecniche di coltivazione senza l’uso della terra.
Kiderwind: Francesco Muscio e Marc Schneider hanno sviluppato un progetto che sfrutta venti d’alta quota per produrre energia elettrica.
Untransit: Quando Marco Stenico e Elf Pavlik sono arrivati in città si sono resi conto che mancavano informazioni chiare sugli orari del trasporto pubblico e così hanno creato un sistema che incrocia i dati Open Street map e gli orari forniti dall’azienda di trasporti.
a.ciervo@luedi.it
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